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Nella Viterbese attuale tanta confusione: ipotesi Bizzaglia

La stagione 2025/2026 si rivela finora un enigma per la Viterbese, una realtà caratterizzata da promettenti facciate ma da sostanziali mancanze. Il presidente Salaris e i suoi dirigenti avevano delineato ambiziosi obiettivi, promettendo un campionato di Eccellenza di vertice, un’accurata programmazione a medio-lungo termine e un coinvolgimento attivo del tessuto sociale cittadino. Queste dichiarazioni erano state amplificate dalla presentazione ufficiale della squadra durante la tradizionale cena dei Facchini di Santa Rosa, un Open Day che invitava i tifosi a immergersi nel cuore dello stadio Rocchi, con visite agli spogliatoi e al tunnel che conduce al campo. Tuttavia, ad oggi, la situazione appare drammaticamente diversa. La squadra occupa una dodicesima posizione in classifica, mentre il silenzio stampa da parte della dirigenza si fa sempre più pesante. La società ha manifestato la volontà di cedere il club, aggravando ulteriormente una situazione già precaria. I giocatori e lo staff hanno ricevuto solo acconti per il lavoro svolto, e tre tesserati hanno già optato per la rescissione dei contratti, cercando opportunità altrove. L’ex patron Piero Camilli, che aveva richiesto una revisione della documentazione contabile, ha deciso di tirarsi indietro visto che le informazioni fornite il 31 ottobre risultano incomplete riguardo a debiti e posizioni contrattuali. La residuale tifoseria gialloblù ha espresso una certa soddisfazione nel considerare la possibilità di un ritorno di Camilli, reduce dall’esperienza alla guida del club nel 2019, quando cedette la Viterbese a Marco Arturo Romano. Dal quel momento sono trascorsi sei anni segnati da gestioni poco felici, culminate in un fallimento e in una fragile ripartenza con la matricola della Favl Cimini Viterbo. Il ricompattamento con Camilli come sponsor non ha mai portato a un effettivo ripristino del controllo del club, e ora la presidenza di Salaris sembra avvicinarsi a una inevitabile conclusione. Bizzaglia, attuale proprietario del Pomezia 1957, è l’unico potenziale acquirente, pronto ad affrontare le sfide e le responsabilità associate alla Viterbese. Tuttavia, il supporto della tifoseria non sembra orientato verso questa soluzione, generando ulteriori tensioni. È fondamentale che l’attuale dirigenza riapra le comunicazioni e fornisca un resoconto chiaro sulla situazione attuale, specialmente in un clima di crescente confusione sui social media. La Viterbese, che domenica scenderà in campo al Rocchi contro lo Sporting Nuova Florida, continua a muoversi in un contesto di incertezze. La speranza è che, nonostante le difficoltà, si possa finalmente trovare una via d’uscita da questa spirale di insoddisfazione e instabilità.

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