| CIVITAVECCHIA – Madrid ha ospitato la seconda edizione di Futuro Digital, l’incontro organizzato dalla IESE Business School in collaborazione con JAKALA e Multiversial, che si consolida come un appuntamento di riferimento per esplorare i trend chiave della trasformazione digitale e il suo impatto nel mondo delle imprese. Più di 500 dirigenti ed esperti si sono riuniti nel campus dell’IESE a Madrid per analizzare le sfide e le opportunità che segneranno il futuro 2026 dell’innovazione tecnologica e dell’intelligenza artificiale. “È il secondo anno che organizziamo questo evento e l’obiettivo è continuare a posizionarci nell’ambiente digitale, creando uno spazio di dialogo tra aziende e leader del cambiamento”, ha sottolineato Luis Ferrándiz, professore della IESE Business School. Durante l’evento sono stati analizzati la rapida diffusione dell’intelligenza artificiale, i costi, i rischi e i rendimenti dell’IA, nonché la strategia che le aziende devono adottare per non rimanere ai margini di questa nuova rivoluzione industriale. L’accelerazione dell’intelligenza artificiale Carlos Molina, fondatore della newsletter sul business digitale Multiversial, ha affrontato la tripla ondata dell’intelligenza artificiale: accelerazione, bolla e trasformazione strutturale, e i rischi attuali che accompagnano la sua espansione: dalla competizione geopolitica tra Stati Uniti e Cina alla dipendenza tecnologica e alla pigrizia cognitiva. “Il cambiamento non è mai stato così rapido. L’adozione dell’IA avanza molto più rapidamente di quella di Internet, con investimenti senza precedenti e benefici ancora incerti. Sono ondate che arrivano con forza e che si basano sulle precedenti rivoluzioni“, ha sottolineato Molina nel suo intervento, ”I profitti non sono ancora chiari con questo modello, la domanda è se si tratterà di un modello di Venture Capital o se, al contrario, non si riuscirà a rendere redditizio l’intero investimento effettuato”. Strategia aziendale di fronte alla ‘disruption’ Da parte sua, Ander Jáuregui, Senior Partner di JAKALA, ha sottolineato l’importanza di rivedere i “Jobs to be Done” di ogni impresa per capire quali elementi devono essere affrontati per ridurre la distanza tra ciò che il consumatore richiede e ciò che le aziende offrono. Durante il suo intervento ha citato alcuni esempi di aziende che stanno compiendo passi da gigante nell’integrazione dell’IA e ha mostrato in prima persona due esempi che sono già una realtà tra i clienti della società di consulenza in settori importanti come quello bancario e dei viaggi. «Siamo in una fase di disruption che sta sconvolgendo tutto e molte aziende stanno prendendo decisioni che non sono necessariamente quelle giuste. Non bisogna sopravvalutare il breve termine né sottovalutare il lungo termine: i processi di trasformazione richiedono tempo e una cultura che promuova il cambiamento”, ha affermato. Casi reali in grandi aziende L’evento si è concluso con la tavola rotonda “Esperienze reali in grandi aziende”, moderata da Ferrándiz, che ha visto la partecipazione di Cristina Álvarez, Direttrice Tecnologia e Operazioni di Banco Santander Spagna, e Mariel Vázquez, Direttrice della Customer Experience Digitale di Mapfre Spagna. Entrambe hanno condiviso il modo in cui le loro aziende stanno applicando l’IA in modo strategico e responsabile. “L’intelligenza artificiale sta cambiando tutti i settori e quello bancario non poteva essere da meno. L’IA sta ridefinendo il modo in cui interagiamo con i clienti, consentendo modelli più personalizzati, preventivi ed efficienti“, ha spiegato Álvarez. ”In banca stiamo già riuscendo a cogliere opportunità molto interessanti in tutto ciò che riguarda la personalizzazione, il prezzo da offrire, la campagna da realizzare con il cliente e anche in ambiti strettamente legati all’efficienza operativa, come lo sviluppo di software o l’automazione dei processi”. Vázquez, da parte sua, ha sottolineato l’impegno di Mapfre per un uso etico dell’IA: “Mapfre sta utilizzando questa tecnologia in molti aspetti e in moltissimi settori dell’azienda. Abbiamo in produzione più di 70 casi d’uso che vanno dalle perizie, alle valutazioni, all’analisi dei rischi, all’assistenza ai clienti”. Mapfre è stata la prima azienda dell’IBEX 35 a pubblicare un manifesto sull’uso etico e responsabile dell’IA. “Volevamo spiegare alla società e al mercato in generale che intendiamo implementare un uso dell’IA senza pregiudizi, etico, responsabile e trasparente, per comunicare sempre ai clienti quando viene utilizzata l’intelligenza artificiale e come aiuta a prendere decisioni”, ha sottolineato. La tavola rotonda è servita anche per riflettere sulle sfide poste dall’IA nelle imprese, dalla resistenza al cambiamento agli investimenti nella sicurezza informatica e nella protezione della privacy. Futuro Digital si consolida come uno spazio di riferimento per anticipare le tendenze, condividere conoscenze e discutere sul ruolo della tecnologia nella costruzione del futuro aziendale. ©RIPRODUZIONE RISERVATA |