| Gli studenti in protesta contro la fatiscenza dell’edilizia scolastica e gli investimenti sulle armi e non sull’istruzione. Ieri mattina la Rete degli Studenti Medi di Viterbo, guidata dal segretario generale Lorenzo Colonna, ha sfilato con varie decine di aderenti per denunciare la precarietà dell’edilizia scolastica provinciale e, tra le altre recriminazioni, anche quella contro l’investimento del 5% in armi del Governo «che dovrebbe essere invece speso per la scuola che cade a pezzi», ha detto il segretario Colonna. La mobilitazione è stata indetta in tutt’Italia per portare avanti le richieste delle organizzazioni studentesche sui maggiori investimenti nelle scuole italiane, sul no alle spese per le armi. A livello nazionale le proteste hanno chiaramente assunto una funzione ideologica e politica anche con momenti di tensione. A Viterbo, invece, tutto si è svolto nella normalità con il corteo degli studenti che è partito ieri mattina alle 8.30 da Porta Romana per proseguire poi su via Garibaldi, piazza Fontana Grande, via Saffi, con tappa davanti la Provincia di Viterbo, quindi piazza delle Erbe, corso Italia e via della Sapienza fino a piazza delle Repubblica dove si è tenuta l’incontro finale con gli interventi. Tra i vari striscioni che gli studenti hanno scritto e inneggiato c’erano “Allagati di problemi, a secco di soluzioni” e “Vogliamo una scuola sicura” e ancora “Se crolla la scuola, crolla il futuro”, che sono stati il filo conduttore delle recriminazioni inerenti la sicurezza delle strutture scolastiche e delle promesse della Provincia secondo la Rete degli Studenti Medi non mantenute. «Siamo scesi in piazza in tutta Italia – ha detto Lorenzo Colonna, leader della Rete degli Studenti Medi di Viterbo – per chiedere che il governo e le autorità competenti investano molto di più sulla scuola. Il 5% di scostamento del Pil deve andare all’istruzione e non in armi». Il tema delle strutture scolastiche a rischio è stato ancora una volta ricordato da Colonna per cui «è prioritario un tavolo permanente sull’edilizia scolastica con la Provincia di Viterbo che deve assicurare a tutti gli studenti il diritto allo studio che si attua in primis con la sicurezza quando i ragazzi entrano nelle loro classi». |