| ALLUMIERE – Ad Allumiere cresce la rabbia e la preoccupazione dei residenti dopo l’ennesima notte di vandalismi. Negli ultimi giorni il paese è stato teatro di ripetuti episodi che vedono coinvolti – secondo molte testimonianze – gruppi di giovanissimi, alcuni persino minorenni, autori di danneggiamenti e disturbi notturni in varie zone del paese. A raccontare uno degli ultimi episodi è Anna Rinaldi, che sui social ha denunciato quanto accaduto nella tarda serata di venerdì. «Verso mezzanotte per tre volte ho sentito esplodere delle bombe. Mi sono affacciata e ho trovato il portone di casa di mio padre Riccardo rotto e spalancato – scrive Anna Rinaldi – sono giorni che i soliti ragazzi tirano sassi e pezzi di legno dal muro del Cral, poi suonano il campanello a tarda sera e scappano. Questa sera hanno superato ogni limite. Domani partirà la denuncia». L’immagine di una porta sfondata, sottolineano molti utenti, dimostra come non si possa più parlare di semplici bravate. Sotto il suo post non sono mancati commenti indignati. «Ai miei tempi le stupidaggini si facevano – scrive una giovane residente – ma non si arrivava a distruggere cose altrui. Qui non è divertimento, è vandalismo. È il segno che c’è un problema serio di educazione e comunicazione, qualcosa evidentemente sta andando storto». Lo stesso malcontento emerge da numerose segnalazioni che parlano di comportamenti aggressivi, lancio di oggetti, schiamazzi, parolacce, bestemmie e ritrovi rumorosi fino a tarda sera in più punti del paese. L’apice si sarebbe raggiunto quando ignoti hanno vandalizzato la postazione bancomat sotto il palazzo comunale, un gesto che ha suscitato sdegno e preoccupazione in tutta la comunità. A questo episodio si sommano danni a vasi e arredi urbani, problemi nella zona del parcheggione del Ghetto, segnalazioni da diversi quartieri e continui atti di vandalismo al Parco del Risanamento, spesso teatro di riunioni serali di gruppi di giovanissimi. Molti cittadini puntano il dito anche contro il menefreghismo di una parte delle famiglie. «Il problema – scrivono in tanti – è che troppi genitori difendono i figli a prescindere, anche quando vengono colti in flagrante. Così si alimenta solo un clima di impunità». La denuncia annunciata da Anna Rinaldi potrebbe essere solo la prima, mentre cresce la richiesta di maggiori controlli, più presenza sul territorio e un’assunzione di responsabilità educativa da parte degli adulti. “Non si deve continuare a considerare questi episodi come semplici ragazzate – evidenziano alcuni residenti – b asta giustificarli dicendo che lo fanno per noia. Il loro comportamneto va condannato”. |