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CALCIO. Stadio Fattori, Petito: «Non vogliamo ultimatum e minacce ma progetti concreti»

CIVITAVECCHIA – Continua il botta e risposta sullo stadio Fattori. Dopo la replica del sindaco Gianni Moscherini e il nuovo intervento del presidente del Civitavecchia calcio Adriano Clemeno è arrivata la pronta risposta dell’assessore allo Sport Roberto Petito. «Nelle parole del massimo dirigente nerazzurro continua ad esserci un astio che ritengo assolutamente ingiustificato e che sembra voler chiudere le porte, più che aprirle, ad un dialogo tra l’Amministrazione Comunale e il suo sodalizio. Per dovere di chiarezza nei confronti dei tifosi, degli sportivi che utilizzano il “Fattori” e di tutti i cittadini, faccio il punto della situazione. Sulla sporcizia, come già annunciato dal Sindaco attraverso un comunicato stampa, preceduto da una telefonata allo stesso presidente Clemeno, molto spesso si tratta di responsabilità dovute a chi utilizza lo stadio, specificatamente le squadre. È bene ricordare che si tratta di uno spazio pubblico concesso per l’attività sportiva, e al di là degli stessi regolamenti la buona educazione consiglia di lasciare i luoghi pubblici nelle stesse condizioni in cui sono quando vengono concessi. Se poi si leggessero le carte di affidamento degli spazi, si apprenderebbe che gli oneri della pulizia sono a carico degli affittuari, mentre il contratto di custodia e pulizia da parte del Comune è valido solo per le ore mattutine». «Andiamo poi alla questione centrale del suo intervento, cioè il vero e proprio ultimatum lanciato da Clemeno sulla gestione in esclusiva del “Fattori”. Nessuno discute dell’importanza del Civitavecchia Calcio – continua l’assessore Petito – anche se sulla storicità del club c’è da dire che purtroppo non sussiste, dopo il fallimento occorso alcuni anni fa, e di cui Clemeno dovrebbe essere a conoscenza. Al di là di questo, all’Assessorato allo Sport non si è mai fatto vedere né il presidente né alcuno dei suoi dirigenti. Soprattutto, non è mai stata avanzata al Comune una richiesta ufficiale di gestione dello stadio, né un progetto completo sull’impegno e l’investimento per il Civitavecchia Calcio e lo stadio stesso, in assenza dei quali nessuna amministrazione pubblica può prendere in esame una qualsiasi proposta. In tutto questo, non può neanche sfuggire che lo strumento per le concessioni di beni pubblici resta comunque il bando pubblico. Se il Civitavecchia ha quindi intenzione di presentare progetti di gestione, lo faccia per le vie formali. Se invece ci si ostina a percorrere strade lastricate di ultimatum e minacce, il presidente Clemeno può anche andare via, ma l’Amministrazione Comunale non può proprio farci niente».

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