(Adnkronos) – “In ogni organizzazione il comunicatore è il motore del cambiamento, ha un ruolo chiave. Ben venga la certificazione: nell’ambito sanitario il comunicatore ha il dovere di farlo in modo etico e responsabile. La comunicazione non chiude mai, è h24, 365 giorni all’anno, ancora di più nel settore della salute. Noi sentiamo l’esigenza di informare correttamente i nostri pazienti, che hanno o pensano di avere un problema. Un’azienda soprattutto sanitaria vive di reputazione e c’è un legame fiduciario che cerchiamo di costruire quotidianamente. Ma per distruggere questa ‘strada’ basta un secondo, un solo errore. Quindi la certificazione dei comunicatori è fondamentale, è una necessità. Mettere in questo ruolo una persona priva di competenze espone alla possibilità di danni enormi, è come mettere una macchina di Formula Uno nelle mani di un bambino di 6 anni: nella ipotesi migliore non arriva ai pedali e la macchina rimane ferma, nella peggiore c’arriva e fa appunto un sacco di danni”. Così Francesco Pessa, head of marketing & communication Gruppo Ini, intervenendo a una tavola rotonda a Roma nel corso dell’evento ‘Governance della comunicazione professionale: competenze certificate e responsabilità’ sulle proposte di Manageritalia per la certificazione dei comunicatori.


