| Un furto di rame di notevole entità è stato messo a segno nella notte tra domenica e lunedì nello stabilimento Acqua di Nepi. Secondo quanto ricostruito la banda è entrata in azione nella zona industriale di località Graciolo dopo aver provocato un’interruzione di corrente alla cabina elettrica che alimenta l’impianto e che ha reso inutilizzabili le telecamere interne, consentendo ai malviventi di agire indisturbati. Secondo una prima ricostruzione, i ladri avrebbero smontato e portato via i cablaggi delle linee produttive insieme ad altri componenti fondamentali per il funzionamento dei macchinari. Circa tre tonnellate di cavi elettrici, pari a circa 1800 metri caricati su un muletto. Oltre ai cavi, sono state portate via anche attrezzature da un magazzino dello stabilimento. La scoperta è avvenuta all’alba, quando gli operai del primo turno hanno trovato uffici e reparti danneggiati. I carabinieri hanno avviato le indagini per risalire agli autori e hanno visionato le telecamere della zona. Intanto l’azienda rassicura. “Le attività di ripristino degli impianti sono già in corso – scrive in una nota – e che la produzione riprenderà regolarmente entro i primi giorni della prossima settimana. Si precisa inoltre che non esiste alcuna ipotesi di cassa integrazione: le voci circolate in tal senso sono prive di fondamento. Acqua di Nepi spa sta collaborando attivamente con le autorità competenti per l’accertamento dei fatti e per agevolare ogni fase delle indagini”. |