| Avrebbe compiuto 66 anni il prossimo 9 gennaio. Invece la malattia contro cui lottava da tempo ha avuto la meglio. Stamattina se n’è andato in silenzio il professor Roberto Braico, docente di Storia e Filosofia arrivato da Roma a Civitavecchia 35 anni fa per insegnare al liceo scientifico “Galilei”, per poi passare negli anni successivi al liceo classico “Guglielmotti”. Benvoluto e apprezzato dai colleghi e da almeno due generazioni di studenti, Braico si era inserito sia nella comunità scolastica che in quella cittadina, trasferendosi definitivamente a Civitavecchia già negli anni ’90. Il professor Braico lascia la moglie e un figlio di 31 anni. Sarà commemorato in una cerimonia laica domani, sabato 13 dicembre, alle 15 presso la cittadella della musica. Un uomo alto, con i capelli ormai tendenti al bianco e gli occhiali voluminosi. Una persona discreta, gentile e dall’animo buono, capace – con poche parole e con il suo inconfondibile garbo – di trasmettere insegnamenti di vita. In quella che per molti è una giornata come un’altra non si è spento solo un uomo di cultura e di grande ispirazione per i suoi studenti: se n’è andato nel silenzio, uno di quei silenzi che fanno rumore, un uomo che ha dedicato la propria vita ai giovani e all’insegnamento, che con rispetto e generosa cordialità ha accompagnato generazioni di piccoli filosofi e futuri appassionati di storia, non impartendo lezioni fredde e distaccate da una cattedra, ma raccontando storie di persone, narrando gesta e imprese di eroi. Oggi è giusto ricordare Roberto Braico con il suo sorriso sobrio e cortese, la sua attenzione per il prossimo e quei piccoli momenti in cui, condividendo con i suoi studenti il suo sapere, donava anche una parte della sua vita, onorandoci della sua conoscenza e, in un certo senso, della sua “amicizia”. Perché di filosofi che hanno analizzato la vita ne abbiamo studiati tanti, e tanti ancora ce ne saranno; ma come amava dire lui: “Diamine, se la vita è una cosa meravigliosa”. Roberto, possa la luce in cui ora brilli continuare a insegnare cosa significa inseguire la curiosità, con quella gentilezza e quella discrezione che erano la tua firma. Il più sentito cordoglio alla famiglia del professor Braico da parte mia, che ho avuto la fortuna di conoscerlo da suo alunno, della sua moltitudine di studenti e “amici”, e da tutta la redazione. |