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Stipendio più alto per chi rinuncia alla pensione con Quota 103: come funziona il Bonus Maroni 2023

Chi rinuncia ad andare in pensione con Quota 103 potrà continuare a lavorare e ottenere uno stipendio più alto.

L’Inps ha recentemente introdotto infatti il Bonus Maroni, un incentivo pensato per i lavoratori, sia nel settore pubblico che privato, che hanno raggiunto i requisiti per la cosiddetta Quota 103.

Questi requisiti includono un’età di 62 anni e un minimo di 41 anni di contributi previdenziali. In sostanza, il Bonus Maroni offre la possibilità di rinunciare all’accredito contributivo in cambio di un aumento dell’importo in busta paga.

A chi spetta il Bonus Maroni

Tuttavia, va notato che in caso di esonero contributivo, l’importo dell’incentivo subisce una riduzione, come specificato nella circolare Inps n. 82 del 2023.

Questa misura interessa un numero significativo di lavoratori, stimati in circa 45.000, che hanno raggiunto i requisiti per accedere alla pensione con Quota 103 ma hanno deciso di continuare a lavorare.

Buste paga più consistenti

Il Bonus Maroni è stato introdotto con la legge di Bilancio 2023, con l’obiettivo di incentivare i lavoratori a non optare per il pensionamento anticipato previsto dalla Quota 103.

Per ottenere questo incentivo, è necessario presentare una domanda all’Inps, che deve essere approvata entro 30 giorni.

Accettando questa misura, il lavoratore rinuncia all’accredito contributivo in cambio di un incremento in busta paga equivalente al 9,19% del proprio stipendio. Questo aumento rappresenta la quota dei contributi a carico dei lavoratori.

A chi viene ridotta la pensione

È importante notare che quando il lavoratore andrà in pensione, l’assegno sarà leggermente inferiore a causa della mancata contribuzione.

L’Inps precisa che chi beneficia di un esonero contributivo vedrà ridursi l’importo dell’incentivo. Ad esempio, per i redditi fino a 35.000 euro, che beneficiano già di una riduzione dei contributi, l’importo dell’incentivo sarà ridotto del 7% per redditi fino a 25.000 euro e del 6% per quelli tra 25.000 e 35.000 euro.

Come fare domanda

Per beneficiare del Bonus Maroni, il primo requisito è aver raggiunto i parametri per accedere a Quota 103.

Le istruzioni per la presentazione delle domande sono state fornite dall’Inps attraverso un messaggio del 28 giugno. Le domande possono essere presentate online tramite il sito dell’Inps, utilizzando le credenziali Spid, Cie o Cns.

In alternativa, è possibile ottenere assistenza da un patronato o chiamare i numeri verdi dedicati. Se la domanda viene accettata, il datore di lavoro è esentato dal versamento dei contributi Ivs (Invalidità, Vecchiaia e Superstiti) a carico del lavoratore e versa l’importo equivalente direttamente in busta paga ogni mese. La quota a carico del datore di lavoro continua ad essere versata regolarmente allo Stato.

L’Inps ha stabilito che i lavoratori che hanno presentato domanda per la rinuncia all’accredito contributivo entro il 31 luglio hanno il diritto di far sì che la rinuncia produca effetto “a decorrere dalla prima decorrenza utile di Quota 103”.

Come funziona Quota 103

Quota 103 è stata introdotta dal governo Meloni con l’ultima Legge di Bilancio e consente il prepensionamento a 62 anni di età e 41 anni di contribuzione, anticipando il requisito anagrafico di 5 anni.

Tuttavia, è importante notare che chi accede a Quota 103 non può percepire una pensione superiore a 5 volte i trattamenti minimi e non può cumulare la pensione con altri redditi da lavoro, ad eccezione di quelli da lavoro autonomo fino a un massimo di 5.000 euro.

Nonostante l’originale intenzione di sostituire Quota 103 con Quota 41 entro la fine dell’anno, la mancanza di fondi ha portato alla proroga di Quota 103 anche per il 2024.

L’importo dell’assegno con Quota 103

L’importo massimo mensile della pensione anticipata flessibile non può superare cinque volte il trattamento minimo stabilito per ciascun anno. Nel 2023, questo importo è di 2.818,65 euro.

Questo limite non si applica più quando si raggiunge il requisito anagrafico previsto per la pensione di vecchiaia, fissato a 67 anni per il biennio 2023/2024.

Il pagamento del Tfr/Tfs non dipende dalla data di pensionamento, ma dal momento in cui il dipendente avrebbe raggiunto il requisito per la pensione anticipata o il requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia.

Come fare domanda per Quota 103

Nell’attesa di ulteriori sviluppi su Quota 103, è importante ricordare i requisiti necessari per accedere a questa modalità di pensionamento entro la fine dell’anno.

Gli interessati devono avere almeno 62 anni di età e un minimo di 41 anni di contributi previdenziali. La domanda può essere compilata utilizzando un modulo disponibile sul sito dell’Inps.

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