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Termovalorizzatore, il 2 dicembre manifestazione in Campidoglio

Nuova manifestazione il 2 dicembre per dire no al termovalorizzatore. I comitati e le associazioni contrari all’inceneritore, infatti, saranno in piazza del Campidoglio per protestare contro la realizzazione dell’impianto nel Municipio IX.

In una nota della rete dei contrari al termovalorizzatore si legge: “Le associazioni della Rete aderiscono alla manifestazione promossa in risposta alla pubblicazione della gara, che rappresenta un’ulteriore dimostrazione dell’arroganza e del disprezzo delle regole democratiche da parte di Gualtieri”.

No al termovalorizzatore, arriva l’appoggio di M5s e LcR

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La manifestazione inizierà alle 14.30 avrà anche l’appoggio del Movimento 5 Stelle e Lista civica Raggi: “Sabato 2 dicembre alle 14.30 saremo in piazza del Campidoglio coi Comitati contro l’inceneritore voluto dal sindaco Gualtieri. Ribadiamo la nostra contrarietà a questo impianto, che avrà notevoli impatti negativi sull’ambiente e sulla salute dei cittadini”.

Dichiarano ancora: “Un impianto la cui gara da ben 7,4 miliardi di euro è stata lanciata pochi giorni fa senza neanche attendere la pronuncia del Consiglio di Stato sul ricorso presentato dai comitati, attesa fra due giorni. Assieme ai comitati e ai cittadini esprimeremo democraticamente, ma fermamente, il nostro dissenso nei confronti di questo impianto”.

La consigliera regionale originaria di Albano, Alessandra Zeppieri ha scritto in una nota: “Questo è il momento di agire con chiarezza e determinazione. La politica è fatta di tante fasi: quella del dialogo, della negoziazione, del confronto e della ricerca di soluzioni.

Tralascio il fatto che su questo argomento non c’è mai stata alcuna fase di discussione, anzi il commissario Gualtieri ha imposto le sue decisioni su un territorio senza dargli mai ascolto, ma ora ci troviamo proprio nella fase dell’azione. Dobbiamo dimostrare quanto la cittadinanza sia contraria all’incenerimento dei rifiuti e voglia invece investire i propri soldi e il proprio tempo in un circolo virtuoso di recupero di materia”.

Conclude: “Quello che chiediamo, e che abbiamo sempre chiesto è l’apertura di un tavolo di confronto perché è impensabile che nel 2023 si stia ancora parlando di incenerimento dei rifiuti quando a livello europeo, nazionale e regionale stesso le linee di indirizzo sono completamente differenti. L’obiettivo non è solo un aumento della raccolta differenziata ma un investimento reale nel recupero della materia, tutte cose assolutamente incompatibili con l’inceneritore”.

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