Il Consiglio regionale del Lazio ha dato l’approvazione unanime alla proposta di legge n. 34 del 5 giugno 2023, introducendo significative disposizioni sul turismo equestre, i centri ippici, l’ippoterapia e l’assistenza con equidi. La seduta ha incluso l’approvazione di 22 articoli, incluso l’emendamento 17 bis, che destina 8,8 milioni di euro per il trasporto pubblico locale a Roma.
Ippoterapia e turismo equestre nel Lazio
Questo significativo passo avanti, avvenuto durante la seduta del Consiglio regionale presieduta da Giuseppe Cangemi, introduce importanti disposizioni che rivoluzioneranno il settore.
La proposta di legge, illustrata dal capogruppo di Fratelli d’Italia Daniele Sabatini, ha suscitato un consenso unanime tra i membri del Consiglio.
Una legge attesa da 8 anni
Sabatini ha sottolineato come questa iniziativa risalga a otto anni fa, dimostrando un impegno a lungo termine per lo sviluppo del turismo equestre.
Contrariamente alle critiche di settorialità, il consigliere ha evidenziato la complessità e l’importanza economica del turismo equestre, un settore caratterizzato da considerevoli opportunità finanziarie.
Ippoterapia, che cos’è
L’aspetto cruciale della legge riguarda l’assistenza fornita tramite gli equidi alle persone fragili. Questa componente è stata approvata con entusiasmo sia dal consigliere che dalla Lista Rocca, Luciano Crea, presidente della V commissione, sottolineando l’importanza di un approccio inclusivo nel settore equestre.
Il consigliere Novelli del Movimento 5 stelle ha espresso il suo favore per la normativa, con un unico dubbio riguardante l’inclusione della mobilità ciclistica nell’articolo 20.
Orlando Tripodi del gruppo misto ha enfatizzato l’importanza economica e sanitaria della legge, evidenziando le numerose vie percorribili a cavallo già presenti nella regione. Anche la consigliera Laura Cartaginese della Lega ha dedicato attenzione all’aspetto della salute, evidenziando il ruolo fondamentale della normativa sotto questo aspetto.
La legge, pertanto, non solo apre nuove possibilità nel turismo equestre ma si estende anche a migliorare l’accessibilità e l’assistenza tramite equidi per le persone vulnerabili.