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Roma verso Cop28, Gualtieri: “Riduzione emissioni del 66,3% nel 2030”

Roma, protagonista nel percorso globale verso la sostenibilità, ha annunciato con orgoglio la sua ambiziosa agenda ambientale durante la COP28 a Dubai. Il sindaco Roberto Gualtieri ha sottolineato l’importanza cruciale delle città nel contrastare la crisi climatica, evidenziando il ruolo determinante che svolgono come epicentri di produzione di emissioni e abitazioni di una crescente popolazione mondiale.

Cop28 a Dubai e il ruolo di Roma

Il Local Climate Action Summit, parte integrante della COP28 e organizzato dalla rete C40, ha fornito a Roma l’opportunità di presentare il proprio impegno per affrontare la crisi climatica.

Il sindaco Gualtieri ha condiviso la visione delle città come attori chiave nel promuovere obiettivi ambiziosi a livello globale, spingendo per una cooperazione internazionale più stretta e rafforzando politiche di mitigazione e adattamento climatico.

Gualtieri sulla COP28

“Le città chiedono obiettivi ambiziosi da parte di tutti i Paesi e sono pronte ad aumentare il proprio impegno, a costruire nuove iniziative di cooperazione internazionale, a rafforzare le politiche di mitigazione e adattamento climatico”. Così in un post su Facebook il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

“La COP28 dovrà tracciare la rotta per la crescita delle fonti rinnovabili, la riduzione progressiva dell’utilizzo di fonti fossili, il rafforzamento degli interventi di adattamento ad un clima che sta già cambiando con impatti sempre più violenti e frequenti”.

Il Paesc di Roma

”Roma sta già facendo la propria parte in questa direzione e sempre più vuole essere protagonista. Roma Capitale infatti ha approvato il 14 novembre il nuovo Paesc (Il Piano di azione per l’energia sostenibile e il clima) impegnandosi a una riduzione delle emissioni del 66,3% al 2030″ ha spiegato Gualtieri.

“Questo obiettivo è stato elevato rispetto a quello previsto nel precedente Piano del 2021 che era del 51,6%, in linea con l’obiettivo di fermare entro 1,5 gradi l’aumento medio della temperatura globale entro questo secolo, come previsto dall’Accordo di Parigi.”

“Inoltre, a gennaio presenteremo la prima Strategia di adattamento climatico con cui andremo a individuare i rischi per la città in uno scenario di innalzamento delle temperature globali, ma anche le misure da mettere in campo per mettere in sicurezza e riqualificare spazi pubblici e infrastrutture. L’impegno di Roma per la transizione ecologica è un impegno necessario per la città e per il pianeta. È un impegno che richiede il contributo di tutti, cittadini, imprese, istituzioni, nessuno escluso.Insieme, possiamo costruire un futuro più sostenibile e resiliente per Roma, per il mondo”.

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