Oltre 70 chili di canapa sativa sequestrati e sanzioni per 27mila euro. E’ il bilancio dei controlli svolti a Roma e provincia nei ‘Canapa shop’ nell’ultimo trimestre del 2023 da polizia, carabinieri e guardia di finanza e dalla direzione per il Lazio e l’Abruzzo dell’Agenzia delle dogane e dei Monopoli (Adm).

Roma, blitz nei “canapa shop”: sequestri e multe per 27mila euro

Le attività, pianificate in sede di Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica in prefettura, si sono concentrate sulla verifica delle corrette autorizzazioni amministrative che gli esercizi commerciali devono avere per confezionare e successivamente vendere i prodotti e sulla giusta etichettatura.

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Su circa trenta esercizi controllati 25 commercializzavano prodotti senza avere la corretta autorizzazione al confezionamento e, inoltre, le etichette apposte non avevano i requisiti minimi previsti. Per tale motivazione, infatti, sono state comminate sanzioni amministrative per circa ventisettemila euro.

Scoperta coltivazione abusiva

In un caso è stata contestata la coltivazione abusiva di quarantaquattro piante di canapa, presenti all’interno di un esercizio commerciale, con relativa denuncia all’autorità giudiziaria.

Sostanze chimiche oltre i limiti: otto denunciati

Negli esercizi sottoposti a verifica in totale sono stati sequestrati 70 kg di canapa sativa L.-Hemp in quanto l’etichettatura non era conforme. L’Agenzia, vista l’etichettatura insufficiente, nell’ottica di garantire la massima sicurezza ai consumatori, ha proceduto al campionamento della merce messa in vendita, per lo più infiorescenze, le cui analisi chimiche, condotte dal Laboratorio Chimico dell’Adm di Roma, hanno rilevato la presenza di sostanze chimiche superiori ai limiti consentiti. Per questo otto persone sono state denunciate, all’autorità giudiziaria.

Liquidi da inalazione senza il contrassegno dei Monopoli

In sei esercizi inoltre erano in vendita prodotti liquidi da inalazione senza il previsto contrassegno di legittimazione, che prevede la dicitura Monopolio Fiscale. E’ stato quindi contestato, dall’Agenzia, il reato di contrabbando, e comminate sanzioni per diecimila euro. E’ stato inoltre disposto il sequestro dei prodotti ed è stata applicata la sanzione accessoria della chiusura dell’esercizio per cinque giorni.