Con oltre 35 spettacoli in Italia, di cui ben 5 a Roma, Mannarino conclude trionfalmente il tour di “Corde”, durante il quale ha coinvolto più di 60.000 appassionati che hanno assistito ai suoi concerti in prestigiosi teatri da La Spezia a Napoli.
A distanza di 10 anni dal lancio del progetto, Mannarino conferma il successo di “Corde” presentando un repertorio completamente rinnovato. Sul palco, ha proposto una versione distintiva dello spettacolo che mette al centro la musica, insieme ai pensieri e alle riflessioni dell’artista romano. Questa scelta artistica abbraccia sia le canzoni degli album più recenti che quelle storiche.
Nato da un concept originale di Mannarino, “Corde” ha delineato un nuovo mondo musicale, attraverso l’uso di vari strumenti a corde che vibrano all’unisono, accompagnando l’artista nella sua ricerca interiore. Mannarino, noto per la sua poliedricità, si conferma come figura centrale nella scena cantautorale italiana.
Le sue canzoni raccontano storie che si dipanano dalla suburra romana a destinazioni lontane e affascinanti, come il Sud America e l’Amazzonia, che sono al centro del suo ultimo progetto discografico “V”. Le sue esperienze di vita parlando di storie di chi si trova ai margini della società.
Mannarino: “Suono da quando ho 16 anni”
Così Mannarino, 44 anni, ha commentato il suo tour: “Quelle stesse canzoni che sono nate con il suono della chitarra fin da quando avevo 16 anni e cominciavo da autodidatta ad approcciarmi allo strumento. E proprio ora, più che mai, ripenso a quella volta, di tanto tempo fa, quando un musicista gitano di Barcellona mi scrisse su una pagina una frase che tradotta suonava così “‘chi entra nella giungla delle 6 corde non ne esce vivo’”.