Ieri, il XII Gruppo Monteverde della Polizia Locale di Roma Capitale ha condotto un’operazione presso il mercato domenicale di Porta Portese. L’intervento di ieri mattina fa parte delle attività di controllo mirate a contrastare il commercio abusivo, strategia predisposta dal Comando Generale nel territorio capitolino.
Gli agenti hanno proceduto al sequestro di oltre 200 articoli con marchi contraffatti, principalmente abbigliamento come giubbotti, tute, scarpe, e accessori tra cui borse e orologi.
Porta Portese, cambia l’orario del mercato domenicale
Da domenica 21 gennaio sono entrate in vigore le novità, stabilite dall’ordinanza a firma del presidente del XII Municipio Elio Tomassetti.
Il mercato resterà aperto dalle 7 alle 14. Gli operatori dovranno concludere le operazioni di smontaggio delle strutture utilizzate per la vendita entro e non oltre le 15.30. L’intera area pavimentata compresa tra via Carlo Porta e via Pascarella dovrà essere libera da merci e mezzi relativi alle attività di mercato, se non espressamente autorizzate, per garantire ai cittadini la fruibilità dello spazio.
In attesa di procedere alla riqualificazione del mercato domenicale e alla definizione della planimetria complessiva, l’ordinanza municipale è finalizzata a garantire sicurezza, vivibilità e decoro dell’area per i residenti e i frequentatori del mercato.
Merce contraffatta, i precedenti a Roma
Prodotti contraffatti, tra cui orologi, abbigliamento e accessori di telefonia, sono stati messi in vendita online e promossi attraverso numerosi canali social. Un lucroso business del valore di centinaia di migliaia di euro, orchestrato da una coppia di residenti romani, marito e moglie, è stato smascherato dalla Guardia di Finanza di Roma a dicembre.
In seguito a un’indagine, i Finanzieri hanno proceduto all’arresto dei due coniugi, in ottemperanza a un’ordinanza di arresti domiciliari emanata dal Gip del Tribunale locale. Questa misura è stata disposta su richiesta della Procura della Repubblica di Roma. Ora, la coppia dovrà rispondere all’accusa di commercio di merce contraffatta.