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Sinner domani a Roma, giovedì atteso al Quirinale

Dopo la sua vittoria all’Australian Open, Jannik Sinner sta per lasciare Melbourne e raggiungerà Roma domani, intorno all’ora di pranzo. Nel tardo pomeriggio potrebbe avere degli impegni istituzionali, riservati e non aperti né al pubblico né alla stampa, che affronterà il giorno successivo intorno alle 15.

Successivamente, realizzerà uno shooting fotografico in un luogo iconico della Capitale, ma anche questo evento non sarà aperto né al pubblico né alla stampa. Giovedì, alle 16, è confermata la visita e l’incontro al Quirinale con il resto della squadra che ha trionfato nella Coppa Davis, dove parlerà insieme al presidente della Fitp Angelo Binaghi, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella.

Sinner, impresa storica

Un’impresa storica quella di Sinner, l’unico italiano a vincere in Australia, il più giovane in assoluto a farlo. Un trionfo che certifica il suo talento cristallino: “Non ho ancora ben realizzato quanto è successo. Ci vuole un po’ per elaborare il tutto”, ha detto il giovane tennista dopo il trionfo.

Aveva poi aggiunto: “Sono molto felice di come sono riuscito a gestire le cose oggi, ad un certo punto la situazione si era fatta molto complicata. Il sostegno che ho ricevuto in queste due settimane è stato fondamentale, è stato bello sapere che moltissime persone mi seguivano anche dalla tv. Ho cercato di dare il massimo e con due set a zero in poco più di un’ora la gara si era fatta difficile”.

Sulla partita: “Ho cercato di rimanere positivo e di rispettare il piano di gioco che ho dovuto un po’ adeguare. Medved è un tennista incredibile e anche oggi lo ha dimostrato, è davvero un combattente. Tante ore in campo, quindi mi dispiace per lui ma sono sicuro che vincerà altri Slam. Non pensavo potesse essere così aggressivo, ho cercato di mantenere lo stesso livello, vincendo alcuni punti importanti. Quando fai punti importanti la partita può cambiare e oggi è stato così. Andando avanti con la partita avevo la sensazione di stare meglio di lui fisicamente, è stata la chiave”.

Il segreto del suo successo? “Grazie a tutti quelli che mi stanno seguendo da casa, soprattutto la mia famiglia. Vorrei che tutti quanti avessero i miei genitori, come li ho avuti io perché mi hanno sempre permesso di scegliere anche quando ero giovane decidevo io. Non mi hanno mai messo sotto pressione anche quando facevo altri sport. Auguro a tutti i bambini di avere quella libertà che ho avuto io. Non ho molto altro da dire”.

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