Un concerto per celebrare l’anniversario della rivoluzione del 1821, quando la Grecia dopo le insurrezioni del biennio 1820-21 diede il via alla guerra d’indipendenza per affrancarsi dal dominio dell’Impero ottomano che durava ormai da secoli.
Un risorgimento per il popolo greco, reso possibile anche grazie alla collaborazione di altri paesi europei, tra cui l’Italia. E proprio lo spirito di collaborazione tra Italia e Grecia ha segnato il programma del concerto andato in scena il 25 marzo all’Auditorium Parco della Musica.
Grecia-Italia, due secoli di musica
Da Rossini arrivando a Konstantinidis, passando per Respighi, Samaras e Puccini: due secoli segnati dagli intensi legami tra Italia e Grecia anche in campo musicale. Per l’occasione, l’Ambasciata di Grecia a Roma, ha portato sul palco dell’Auditorium l’Orchestra di Stato di Salonicco, una delle principali organizzazioni culturali greche, diretta da Leo McFall (Lio Macfoll), direttore d’orchestra britannico già insignito di diversi premi nel corso della sua carriera.
A impreziosire la performance dell’Orchestra di Stato di Salonicco, la voce della soprano Myrtò Papatanasiu, che proprio a Roma, al Teatro dell’Opera, ha debuttato nel 2007 nel ruolo di Violetta, per diventare oggi tra i soprano più richiesti al mondo.
Due ore di musica, emozioni, applausi aperte dal breve ma profondo discorso dell’ambasciatore di Grecia Eleni Sourani, che ha posto l’accento sui legami fraterni che uniscono l’Italia alla Grecia. Una serata che ha celebrato il vero spirito del popolo greco, come ci ha detto il presidente dell’Associazione Medici Ellenici d’Italia Dimitrios Varvaras: “La rivoluzione del 1821 rappresenta il vero spirito della Grecia: la libertà. I greci dopo 400 del dominio dell’Impero ottomano sono riusciti a scrivere un nuovo capitolo del paese grazie alla libertà. Una serata come questa ci fa sentire ancora orgogliosi e ci fa guardare al futuro con speranza”.