Un gruppo di tre individui di nazionalità cinese ha cercato di estorcere denaro da un locale su via Tuscolana, minacciando la titolare con la richiesta di 9000 euro. La banda, dopo aver fatto pressioni sulla donna, è stata arrestata dai carabinieri della compagnia Casilina.
La banda cinese che ricattava gli esercizi commerciali
La proprietaria del locale, una donna cinese, ha subito contattato i carabinieri dopo essere stata minacciata da un connazionale che, dopo averla corteggiata, ha richiesto un ingente quantitativo di denaro.
La vittima ha riferito che l’uomo, insieme ad altri due complici, si è presentato il giorno successivo per riscuotere il pagamento sotto forma di estorsione.
L’intervento dei Carabinieri per contrastare il racket cinese
I militari del nucleo operativo della compagnia Casilina hanno prontamente risposto alla segnalazione della donna e si sono appostati fuori dal locale per sorprendere i responsabili.
Quando i tre estorsori sono tornati per richiedere il denaro, sono stati immediatamente arrestati e condotti in custodia.
Due di loro sono stati trasferiti al carcere di Regina Coeli, mentre il terzo è stato posto agli arresti domiciliari su disposizione del tribunale di Roma.
Il caso al Quarticciolo
L’ombra del racket potrebbe celarsi dietro al caso avvenuto la notte di Pasqua al Quarticciolo, quando otto colpi di arma da fuoco sono stati sparati contro il Bar Tabacchi Maximo in via Molfetta.
Il proprietario, arrivato sul posto alle 7 del mattino, ha immediatamente segnalato l’episodio alle autorità. Sul luogo sono intervenuti i carabinieri del Nucleo Radiomobile e della Compagnia Casilina, seguiti dai tecnici scientifici del Nucleo Investigativo di via In Selci per i rilievi.
Le indagini sono in corso per determinare il motivo dell’attacco, con l’analisi delle videocamere di sorveglianza. Si ipotizza il coinvolgimento della droga, data la presenza di spacciatori nella zona, suggerendo un possibile avvertimento da parte di bande criminali.