E’ andato dai carabinieri di Ardea per denunciare la scomparsa della compagna da una settimana. Il racconto però non ha convinto gli investigatori che hanno approfondito i fatti scoprendo che in realtà la donna si era trasferita dalla sorella dopo l’ennesima violenta lite.
La vittima ha poi raccontato un passato di violenze e maltrattamenti: picchiata anche con una bottiglia in pieno viso tanto da provocarle seri danni ad un occhio. L’uomo è stato perciò sottoposto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico e dovrà rispondere di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia.
Botte e violenze sessuali alla compagna: braccialetto elettronico per 45enne ad Ardea
Tutto è iniziato nei giorni scorsi, quando l’uomo si è presentato in caserma per denunciare la scomparsa della compagna, che da circa una settimana non faceva rientro a casa. A raccontato di non essersi preoccupato subito poiché la compagna era solita allontanarsi per qualche giorno, ma dopo una settimana aveva deciso di denunciare.
I sospetti
Un racconto che però secondo gli investigatori mostrava alcune discordanze. Sospetti che sono cresciuti quando è stato notato mentre inviava messaggi di scuse a una donna col suo smartphone.
Leggi anche: Roma, contromano e in retromarcia per evitare telecamere Ztl: scoperti oltre 60 “furbetti”
I Carabinieri non ritenendo del tutto veritiere le dichiarazioni dell’uomo hanno approfondito la vicenda ed è emersa la vera dinamica dei fatti, ovvero che, la destinataria dei messaggi era la sorella della compagna, che la stava ospitando dopo l’ennesima lite violenta iniziata per futili motivi.
La denuncia della vittima
I Carabinieri hanno convinto la donna a presentarsi in caserma per denunciare i fatti e dalla sua querela è emersa una lunga serie di condotte persecutorie e aggressioni fisiche e psicologiche, che spesso sfociavano anche in violenze sessuali, mai denunciate prima e mai refertate presso nessun pronto soccorso.
Picchiata anche con una bottiglia di vetro
Durante uno degli episodi più gravi, l’uomo l’avrebbe colpita al volto con una bottiglia di vetro, con una violenza tale da provocargli seri danni alla vista dell’occhio destro. Al termine della denuncia, la vittima ha rifiutato il collocamento presso una struttura protetta ed ha preferito trasferirsi dalla sorella.
Vista la gravità delle vicende e i gravi indizi di colpevolezza raccolti dai Carabinieri della Tenenza di Ardea, la Procura della Repubblica ha richiesto ed ottenuto la misura cautelare nei confronti dell’indagato che è stato arrestato e accompagnato presso il proprio domicilio.