Truffa del sorpasso: così è stata ribattezzata la (non nuova in realtà) tecnica di furto che, nella Capitale come altrove, si applica per estorcere soldi, e non solo, agli automobilisti.
Sono scattate le manette, per opera degli uomini dell’Arma dei Carabinieri, nei riguardi di due persone che provavano a imbrogliare un uomo sulla via Ardeatina. Come funziona questa tecnica?
Truffa del sorpasso, due arresti
Una alternativa della tecnica dello specchietto, l’escamotage del sorpasso è un modus operandi ora molto popolare tra le strade del nostro paese. La dinamica in realtà segue molto una tecnia di raggiro piuttosto nota.
Si usa una pietra, lanciata contro un’auto. La truffa del sorpasso, con cui due uomini hanno tentato di estorcere denaro ad un automobilista, è costata caro a questi criminali.
Beccati in zona Divino Amore dai carabinieri della locale stazione, due uomini, un 51enne ed un 31enne, ambi italiani e già noti alle forze dell’ordine sono stati arrestati per tentata truffa aggravata.
Truffa del sorpasso, come funziona
Nel merito, i militari della stazione Divino Amore, impegnati in un servizio di controllo, passando su di via Ardeatina, hanno visto , a bordo strada due auto e due persone ferme discutere con un uomo di nazionalità indiana.
Così i carabinieri sono intervenuti e hanno accertato che i due uomini lo stavano accusando di aver provocato un ipotetico danno alla carrozzeria della loro auto. In questo modo, i criminali chiedono denaro immediatamente per la riparazione del danno senza proseguire per via legale, estorcendolo e necessario con aggressività.
Truffa del sorpasso, estorsione sulle strade della Capitale
Nello merito, questa tecnica sfrutta una dinamica collaudata: approfittando del sorpasso effettuato dal cittadino che viene scelto come vittima, in questo caso l’indiano, i criminali lanciano un sassolino contro la vettura in sorpasso causando un rumore identico a quello di un urto.
Dopodiché urlando e ‘invitano’ l’uomo a fermare la marcia e ad accostare. Simulano danni, magari già presenti nell’auto, e chiedono soldi: nello specifico di questo caso hanno chiesto 400 euro di danni.