Qui il servizio realizzato per la puntata di Punto di Rottura del 14 maggio 2024.
Un argomento ostico per la Capitale, quello dei rifiuti: invece di andare meglio, si va verso dati che sono tutt’altro che rincuoranti.
Secondo il rapporto dell’associazione ambientalista Legambiente, Roma e il Lazio in 365 giorni hanno aumentato la raccolta differenziata dell’organico, della plastica, del vetro e della carta, di meno di un punto. Il presidente regionale di Legambiente Roberto Scacchi ha commentato dicendo “Dati irrisori” perché d’altronde in ben 7 anni, tra il 2016 e il 2022, la percentuale era aumentata dal 24% al 42% di raccolta differenziata.
Raccolta differenziata, terzultimo posto in Italia
Un cambiamento notevole rispetto a quello attuale che rimane ad oggi, con il 54,23% ancora molto lontano dal valore medio nazionale del 64%. La regione, in questo modo, si posiziona al terzultimo posto in Italia, rimanendo quindi praticamente ferma. Perché è vero che nel Lazio aumentano i Comuni Rifiuti Free, ma allo stesso tempo cresce troppo lentamente la differenziata. La Capitale, per di più, produce più della metà dei rifiuti complessivi e questo, come fa notare il presidente di Legambiente Lazio, è un dato che pesa.
Cosa si fa, quindi, a Roma per migliorare questa condizione di immobilità della raccolta differenziata? Non potendo attendere miracoli, si richiedono risposte che inevitabilmente fanno riflettere sugli impianti dell’economia circolare come i biodigestori anaerobici per l’organico, oppure il porta a porta, o la presenza di più centri di raccolta.


