Sarri: “Nessun contatto con Fiorentina e Bologna”
Maurizio Sarri, ex tecnico della Lazio, ha parlato al Memorial Niccolò Galli. Diverse le tematiche trattate dall’allenatore toscano, partito proprio dal suo eventuale ritorno in panchina. Di seguito le sue parole:
Tornerà presto in panchina?
“Dipende dalle opportunità che si verranno a creare, vediamo se verrà fuori qualcosa che mi arrapa, che mi stuzzica, che sia figlio di un programma di medio o lungo periodo che valga la pena vivere”.
La Fiorentina l’ha mai cercata?
“Diversi anni fa, nelle ultime sessioni di mercato assolutamente mai. L’unico modo per andare a Firenze sarebbe suonare al Viola Park e vedere se qualcuno apre…”.
Lei sarebbe disponibile per un’avventura in viola?
“Io sono disponibile per tutti i progetti che mi intrigano, non ho preclusioni verso nessuno. Non sono alla ricerca di una squadra che faccia per forza la Champions, questi sono discorsi che mi interessano relativamente, sono discorsi mediatici ma a me interessano poco”.
La Fiorentina può vincere la Conference League?
“Io credo di sì, l’importante è che si rendano conto che affrontano una squadra di buon livello. Loro sono superiori ma non così superiori da fare una partita serena e facilmente vincibile, sarà una partita tosta soprattutto perché giocata ad Atene ma la Fiorentina ha buone possibilità di venirne a capo”.
Cosa pensa del lavoro di Italiano?
“Un ottimo allenatore, un ragazzo giovane che può migliorare, ha fatto un bel percorso a Firenze e sono convinto che la Fiorentina potesse fare qualcosa in più in campionato, ma quando vai così avanti in Europa poi alla fine qualcosa paghi in campionato”.
Bologna può essere un progetto intrigante?
“Sono discorsi che leggo sui giornali, non ho avuto nessun rapporto diretto col Bologna. Le 4 squadre con cui ho avuto rapporti diretti sono straniere. Qualcosa dalla Premier, qualcosa dalla Liga e qualcosa da altri campionati”.
La questione fra la Juventus e Allegri?
“Da fuori è difficile farsi un’opinione. Per dire quello che è successo serve essere dentro, viverlo, sennò è semplice dire ha sbagliato uno o l’altro”.
Le dispiace per la situazione del Napoli?
“Dispiace, come tutti sanno le due squadre che ho nel cuore sono il Napoli e la Fiorentina. Lì ho vissuto anni incredibili, irripetibili, ero felicissimo per lo Scudetto con un pizzico di incazzatura dentro perché non è successo durante il mio ciclo. Ma quando vedo le squadre del mio cuore che fanno bene sono contento”.
La Coppa Italia salva la stagione della Juventus?
“Non so, quando il motto di una società è ‘l’unica cosa che conta è vincere’ forse non basta”.
Giuntoli costruirà di nuovo una Juventus da scudetto?
“Penso di sì, Cristiano è la persona giusta, bello tosto, cattivo, competente, determinato. E’ un ds che io porterò sempre nel cuore perché abbiamo fatto un ciclo di tre anni andando d’accordo e togliendoci grosse soddisfazioni, ho grande stima verso di lui”.