“Riscatto Contemporaneo: tra cinema e letteratura” firmato Federico Bianca torna con un nuovo episodio, tutto dedicato ai David di Donatello, la cui cerimonia di premiazione ha avuto luogo lo scorso 3 maggio.
Primo capolavoro cinematografico sul podio dell’approfondimento di Federico Bianca, non poteva che essere “Io Capitano” di Matteo Garrone “una pellicola che ha convinto sin da subito e in maniera assoluta la critica, e che ha ricevuto un ottimo riscontro anche da parte del pubblico. E’ un film molto serio, fatto bene, privo di retorica. Garrone ha riportato dinamiche forti, veritiere, cruente senza però creare toni retorici. Una vera propria ‘Odissea realistica’ compiuta dai migranti dall’Africa subsahariana alle nostre coste. Il cinema italiano, con questo film, ha messo a segno un bel colpo”.
Entrando nel vivo del pluripremiato “C’era ancora domani” di Paola Cortellesi, “è uno dei dieci film più visti della storia del cinema. L’esordiente regista ha portato nelle sale circa sei milioni di spettatori. Una vera e propria scommessa vinta, anche grazie alla portata internazionale che sta assumendo in questo periodo. Paola Cortellesi ha intelligentemente rielaborato miti propri del nostro cinema come il bianco e nero e il neorealismo, senza, nemmeno qui, abusare di retorica. Un filo di suspence conduce all’inaspettata scena finale, riuscendo a tenere desta l’attenzione”.
Quest’anno i David di Donatello hanno dedicato uno spazio altrettanto interessante ai film “di genere”. “Le candidature di Isabella Ragonese per ‘Come pecore in mezzo ai lupi’ e di LindaCaridi per ‘L’ultima notte di amore’, due bellissimi noir moderni, due western urbani, hanno garantito un risultato pazzesco, lasciando definitivamente il segno nel cinema di genere. Poi, Pierfrancesco Favino, protagonista de ‘L’ultima notte di amore’ ha avuto la nomination come miglior attore anche per ‘Comandante’ in un bellissimo e raro film di guerra, italiano, su una vicenda realmente accaduta durante la seconda guerra mondiale”.
David Speciale per Vincenzo Mollica, uno dei momenti più commoventi della cerimonia di premiazione. L’omaggio ad uno dei pilastri del giornalismo italiano, maestro di stile, esperto di cinema, autore assieme a Federico Fellini e a Manara, della sceneggiatura di ‘Il Viaggio di G. Mastorna’”.