Sono arrivati questa mattina all’aeroporto di Fiumicino con un volo da Beirut, 49 rifugiati siriani, circa la metà minori, che hanno vissuto a lungo nei campi profughi libanesi nella valle della Bekaa, nella regione dell’Akkar e in alloggi precari alla periferia della capitale del Libano.
Corridoi umanitari, arrivati a Fiumicino 49 rifugiati siriani
Il loro arrivo in Italia, in un momento difficile per il Libano anche a causa del vicino conflitto tra Israele e Hamas, è reso possibile grazie ai Corridoi umanitari promossi da Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese evangeliche in Italia e Tavola valdese, in accordo con i ministeri dell’Interno e degli Esteri, che dal febbraio 2016 hanno portato in salvo in Italia, solo da questo paese, quasi 3mila persone.
Saranno accolti in tutta Italia tra parenti, famiglie e associazioni
I nuclei familiari saranno accolti in diverse regioni italiane, dal Lazio alla Campania dal Piemonte alla Basilicata, in parte grazie ai loro parenti, giunti in precedenza coi Corridoi Umanitari, in parte in case messe a disposizione da famiglie italiane e associazioni. “Queste ultime – sottolinea Sant’Egidio – li accompagneranno nel percorso di integrazione, grazie all’apprendimento della lingua italiana e, una volta ottenuto lo status di rifugiato, all’inserimento nel mondo lavorativo”.
I Corridoi umanitari: accolti in Europa 7.200 rifugiati
Complessivamente in Europa sono giunti circa 7.200 rifugiati con i Corridoi Umanitari iniziativa interamente autofinanziata, che spiega Sant’Egidio “rivela quanto sia possibile coniugare la salvezza dai viaggi in mare, e quindi dai trafficanti di esseri umani, con l’accoglienza e l’integrazione. Una best practice riconosciuta a livello internazionale che può diventare un modello per tutta l’Unione Europea. In questo tempo, segnato dal moltiplicarsi delle guerre, sono una risposta concreta per persone e famiglie vulnerabili, che hanno il diritto di essere protette e a cui vanno offerte vita e speranza per il futuro”.