A Roma ieri, sabato 1 giugno, si è tenuto un corteo contro il governo e pro Palestina, che ha visto momenti di alta tensione con lanci di lacrimogeni e bombe carta. Gli scontri sono iniziati in via Vicenza, all’altezza di Castro Pretorio, quando un gruppo di circa 200 manifestanti, partiti dalla Sapienza, ha cercato di unirsi al corteo principale ma è stato respinto.
Gli universitari, protetti da scudi di plexiglass decorati con bandiere pro Palestina, hanno tentato di sfondare il cordone delle forze dell’ordine, provocando così gli scontri.
Roma, tensione al corte anti-governo
Secondo le fonti investigative, almeno cinquemila persone hanno partecipato alla manifestazione, mentre gli organizzatori sostengono che fossero oltre diecimila. Il corteo nazionale contro il governo ha visto migliaia di persone in piazza. Tra queste, i collettivi universitari di Piazzale Aldo Moro hanno esibito uno striscione con la scritta: “Genocidio e guerra iniziano dall’università, stop accordi, non fermerete la nostra rabbia”, invitando altri studenti a unirsi al loro blocco.
Durante il passaggio del corteo nazionale davanti all’università Sapienza, i collettivi universitari hanno acceso fumogeni e intonato cori a favore della Palestina. Uno spezzone del corteo ha deviato dal percorso previsto, arrivando in via Vicenza e incontrando le forze dell’ordine in tenuta antisommossa. A quel punto, una carica di alleggerimento ha disperso i manifestanti, che hanno reagito lanciando petardi e bombe carta. La polizia ha risposto con l’uso di lacrimogeni.