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Roma

Antiossidanti nel riso: la scoperta del Campus Bio-Medico per la sicurezza alimentare

Uno studio condotto dalla Facoltà Dipartimentale di Scienze e Tecnologie per lo Sviluppo Sostenibile e One Health dell’Università Campus Bio-Medico di Roma ha identificato un antiossidante chiave che può aiutare le piante di riso a resistere alla salinizzazione delle acque e agli stress ambientali. La ricerca, pubblicata in occasione della Giornata mondiale della sicurezza alimentare, ha scoperto che la capacità di accumulare glutatione, un potente antiossidante, è cruciale per la tolleranza delle piante di riso alle condizioni saline, salvaguardando così la produzione risicola italiana.

Salinizzazione e riscaldamento globale

Negli ultimi anni, la risicoltura italiana ha dovuto affrontare sfide crescenti a causa del riscaldamento globale. La riduzione della neve, l’abbassamento delle falde acquifere e l’infiltrazione dell’acqua marina verso le aree interne, insieme alle temperature in aumento, hanno creato condizioni estremamente stressanti per le piante di riso.

L’Italia, principale produttore di riso in Europa con circa il 50% dei raccolti europei, vede la sua produzione minacciata dalla salinizzazione del suolo, particolarmente nella Pianura Padana, che rappresenta oltre il 95% della produzione nazionale.

Ricerca sul riso e i meccanismi di resistenza al sale

Il team di ricercatori del Campus Bio-Medico ha studiato quattro varietà del cereale coltivate in Italia: Baldo e Onice, più tolleranti al sale, e Selenio e Vialone nano, più sensibili.

Analizzando i tratti molecolari e fenotipici, i ricercatori hanno scoperto che la capacità di produrre e accumulare glutatione è fondamentale per la tolleranza al sale.

Il glutatione, un antiossidante presente nelle cellule vegetali, animali, fungine e in alcuni batteri, previene lo stress ossidativo e l’invecchiamento cellulare, risultando quindi cruciale per la sopravvivenza delle piante in ambienti salini.

Differenze nei meccanismi di biosintesi del glutatione

Lo studio ha approfondito il metabolismo del glutatione, rivelando differenze significative nei meccanismi di biosintesi e nel controllo epigenetico di questo antiossidante tra le diverse varietà di riso.

Le piante di riso capaci di accumulare maggiori quantità di glutatione mostrano una maggiore resistenza alla salinizzazione del suolo. Questi risultati offrono nuove prospettive per lo sviluppo di varietà di riso geneticamente più resistenti agli stress ambientali, assicurando così la sostenibilità della produzione risicola.

 

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