Nodo sanità: nel Lazio i cittadini continuano a riscontrare notevoli difficoltà nell’accesso alle cure mediche. Un’indagine condotta da Cittadinanzattiva nel 2024 rivela che quasi il 49% degli intervistati non è riuscito a ottenere l’appuntamento richiesto, il 70% ha trovato liste di attesa chiuse e il 58% ha dovuto attendere oltre i tempi indicati dal codice di priorità medico. Inoltre, il 38% ha dovuto spostarsi in località lontane per ricevere assistenza tempestiva e il 29% ha ricevuto proposte di visite intramoenia.
Sanità, difficoltà di prenotazione e liste di attesa nel Lazio
L’indagine online, condotta su residenti del Lazio nell’aprile 2024, evidenzia che il 48,8% dei partecipanti non ha ottenuto l’appuntamento per la prestazione sanitaria richiesta.
Questa situazione è aggravata dal fatto che il 70% degli intervistati ha riscontrato liste di attesa chiuse e oltre il 58% ha ottenuto visite ed esami con tempi superiori a quelli previsti dai codici di priorità indicati dai medici.
Un ulteriore 38% dei cittadini ha dovuto spostarsi in località lontane o difficili da raggiungere per ottenere la prestazione sanitaria nei tempi giusti, mentre il 29% ha ricevuto la proposta di effettuare la visita o l’esame in intramoenia.
Conoscenza dei codici di priorità e tempi di attesa
L’indagine sulla sanità regionale ha anche rivelato che circa un terzo degli utenti non conosce le tempistiche associate ai codici di priorità: U (Urgente: entro 72 ore), B (Breve: entro 10 giorni), D (Differibile: entro 30 giorni per visite specialistiche ed entro 60 giorni per accertamenti diagnostici), P (Programmabile: entro 120 giorni). Solo il 51,2% degli intervistati ha dichiarato di aver ottenuto l’appuntamento nei tempi previsti dalla prescrizione medica.
La mancanza di conoscenza sui codici di priorità contribuisce alla percezione di inefficienza del sistema sanitario. Nove su dieci cittadini ritengono che i tempi di attesa nel Lazio non siano compatibili con le loro esigenze di salute e oltre il 37% pensa che la situazione sia peggiorata negli ultimi anni. Questo sentimento di frustrazione sottolinea la necessità di migliorare la comunicazione e l’educazione sui tempi di attesa e le priorità mediche.
Canali di prenotazione e problemi tecnici
La maggior parte dei cittadini (66%) ha utilizzato il Cup telefonico per prenotare visite ed esami, il 30% si è recato di persona allo sportello, il 27% ha contattato telefonicamente la struttura prescelta, il 21% ha scelto la piattaforma online Recup e il 3% ha prenotato in farmacia. Tuttavia, il 17,4% degli utenti lamenta disagi nel servizio telefonico Cup, citando lunghi tempi di attesa per parlare con un operatore.
Inoltre, oltre il 28% ha riscontrato che non tutte le prestazioni sono disponibili sulla piattaforma online Recup e il 21% ha trovato la piattaforma complessa e lenta.
Questi problemi tecnici impediscono un accesso agevole e tempestivo alle cure mediche, sottolineando l’urgenza di migliorare l’infrastruttura digitale e i servizi di prenotazione. La relazione sulla sanità della Regione Lazio “Abbattimento liste di attesa – agende digitali – aprile 2024” ha rivelato che solo il 10,3% delle strutture private convenzionate mette a disposizione le proprie agende digitali per il Recup e solo il 6% delle prestazioni erogate passa attraverso questa piattaforma.