Nemmeno il braccialetto elettronico lo ha fermato dall’avvicinarsi alla ex compagna aggredendola. E’ stata l’ultima goccia per un 52enne di Tivoli che è stato arrestato a Guidonia Montecelio e portato in carcere.
L’uomo ha inoltre opposto resistenza ai poliziotti intervenuti per arrestarlo, facendo allungare la lista dei reati di cui dovrà rispondere. In primis la violazione del divieto di avvicinamento con “braccialetto elettronico” ai luoghi frequentati dalla sua ex compagna aggredita in più occasioni.
Guidonia, continua a perseguitare la ex nonostante il braccialetto elettronico
L’uomo infatti era stato arrestato già due volte. La prima a fine marzo quando era entrato in casa della ex mettendole le mani al collo davanti ai figli, la seconda a maggio dopo aver violato più volte il divieto di avvicinamento alla vittima.
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Si arriva così al 2 giugno quando nonostante il braccialetto elettronico non solo ha violato l’obbligo di rimanere a una distanza di 500 metri dalla ex ma l’ha nuovamente aggredita. L’allarme alla sala operativa della Questura di Roma è partito dal dispositivo antistalking della ex compagna, facendo scattare i soccorsi e scoprendo che per l’ennesima volta l’uomo aveva varcato il limite dei 500 metri di distanza imposti dal giudice del Tribunale di Tivoli.
L’aggressione all’ex compagna
A fornire una ricostruzione di quanto accaduto è stata la vittima. La donna ancora scossa ha spiegato agli investigatori di essere stata aggredita dall’ex e che, nonostante le difficolta, era riuscita a sfuggire alle violenze. Gli agenti dei Commissariati di Tivoli- Guidonia e di Sant’Ippolito sono riusciti poco dopo a rintracciare l’uomo a casa in evidente stato di alterazione psico-fisica. Il 52enne si è opposto violentemente agli agenti che lo hanno in flagranza “differita” per atti persecutori e per resistenza a pubblico ufficiale.
I precedenti arresti
L’uomo era già stato arrestato il 30 marzo scorso dagli agenti del Commissariato Tiburtino, per essersi introdotto in casa dell’ex compagna contro la sua volontà, aggredendola e mettendole le mani al collo in presenza dei figli minori. In quell’occasione dopo la convalida del Gip del Tribunale di Tivoli, è stato rimesso in libertà con l’applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima.
Misura violata più volte tanto da essere nuovamente arrestato in flagranza il 13 maggio scorso. Il 2 giugno l’ultimo arresto, al culmine di una lunga serie di condotte chiaramente sintomatiche della pericolosità dell’uomo che è stato portato in carcere.