9.1 C
Roma

Roma, sopralluogo nel cantiere di Porto Fluviale: fine lavori nel 2026

Circa 54 alloggi popolari, spazi a servizio di iniziative sociali e culturali, una piazza aperta a tutto il quartiere dove si potranno svolgere eventi e ci sarà un mercato a km 0. E’ il progetto Porto Fluviale RecHouse avviato da Roma Capitale, grazie a un investimento di 13,2 milioni di euro del Pnrr, che nascerà (la fine dei lavori è prevista nel 2026) nel palazzo di via del Porto Fluviale a Roma.

L’edificio è una ex caserma rimasta abbandonata, occupata nel 2023 da 54 nuclei familiari in emergenza abitativa. Famiglie che poi hanno lasciato il palazzo in zona Ostiense per far iniziare il cantiere, partito lo scorso aprile, e trasferite in altri immobili Erp. Per tornare al Porto Fluviale alla fine dei lavori.

Roma, sopralluogo nel cantiere di Porto Fluviale: fine lavori nel 2026

Oggi nel palazzo, ex-caserma vincolata dal Mibac come bene di interesse storico artistico, il sindaco Roberto Gualtieri ha effettuato un sopralluogo. Insieme a lui hanno visitato il cantiere gli assessori capitolini all’Urbanistica Maurizio Veloccia, coordinatore dei progetti Pnrr, ai Lavori pubblici Ornella Segnalini, responsabile della progettazione (insieme a Studio Abdr) e attuazione dei cantieri, al Patrimonio Tobia Zevi, per la gestione degli alloggi, e al Presidente del Municipio VIII Amedeo Ciaccheri, per le attività di partecipazione con la comunità insediata e il quartiere.

Leggi anche: Roma, 800 metri di ciclabile per collegare il Tevere con Ponte Testaccio e l’ex Mattatoio

Riqualificazione e partecipazione

Le parole chiave del progetto Porto Fluviale RecHouse sono riqualificazione e partecipazione. Il bene, occupato dal 2003 da una comunità molto attiva nel quartiere, è stato inserito all’interno del programma Pnrr-Pinqua proprio per risolvere il cortocircuito che si è creato tra occupazione e insediamento ormai decennale.

Il primo step è stato acquisire gratuitamente dal Demanio l’immobile che non era di proprietà di Roma Capitale (Legge su Federalismo culturale). Il secondo è stato condurre un censimento, in accordo con la comunità, da cui è emersa la presenza si 54 nuclei familiari stabili.

Il bando di assegnazione degli alloggi

Il Dipartimento del Patrimonio procederà, attraverso un Bando Speciale che mantiene i criteri tradizionali dei Bandi Erp, all’assegnazione degli alloggi. E’ prevista una specifica priorità ai nuclei già insediati, partecipanti al processo di rigenerazione urbana, nell’ottica di valorizzare l’intera comunità. In seguito, le famiglie, in pieno accordo con l’Amministrazione, sono state trasferite in altri immobili Erp e torneranno al Porto Fluviale alla conclusione dei lavori in corso di esecuzione da parte del Dipartimento LlPp.

Il progetto

Il progetto prevede al primo e al secondo piano dell’immobile la realizzazione di residenze Erp, al piano terra spazi a servizio del quartiere coerenti ai principi di economia circolare e di vicinato per la comunità, sulla terrazza un giardino fotovoltaico che potrà consentire l’attivazione di una comunità energetica.

Nell’ampio cortile una piazza pubblica aperta al quartiere nella quale verranno attivati vari servizi: mercato a km 0, sportello antiviolenza, usi civici, attività di didattica, conservando le attività già presenti.

Il murale dell’artista Blu

Su tutte le facciate dell’edificio è presente una grande murale che l’artista Blu ha realizzato nel 2014 a sostegno del diritto alla casa e dell’occupazione dello stabile. In considerazione del processo partecipativo inclusivo che è stato portato avanti con la comunità, avendo raggiunto l’obiettivo di un’effettiva assegnazione di alloggi Erp alla comunità occupante, l’artista Blu è stato favorevole all’eliminazione dei murales.

In accordo con la Soprintendenza Speciale, è stata stabilità la rimozione sulle facciate lungo Via del Porto Fluviale e Via delle Conce, il loro mantenimento sulle pareti cieche che affacciano su Via Ostiense, a valle delle necessarie verifiche in situ sullo stato di conservazione degli intonaci e sull’impatto generale con l’edificio restaurato.

Come richiesto dalla Soprintendenza Speciale, il Dipartimento Lavori Pubblici ha incluso nel progetto uno studio di ricerca per documentare i murales, l’incarico è stato affidato all’Università di Roma Tre che ha partecipato anche alla redazione del progetto di fattibilità del Porto Fluviale Rec House.

 

ULTIME NOTIZIE

Violenza su donne: #Sempre25novembre: 12 storie per un futuro diverso

(Adnkronos) - Innalzare il livello di consapevolezza sul fenomeno della violenza di genere...

Tarquinia, furto alla zootecnica viterbese: al vaglio i filmati delle telecamere di videosorveglianza

TARQUINIA – Nella notte tra sabato e domenica la Zootecnica Viterbese ha subito un...

Inchiesta Zero Titoli, legali: ‘Modaffari estranea ai fatti’

(Adnkronos) - "Non solo estranea ai fatti ma vittima del 'sistema Catalano'" Maria...

A “Report” ancora l’orrore degli allevamenti intensivi di maiali

Nuova inchiesta di Giulia Innocenzi per “Report” sui maiali detenuti negli allevamenti intensivi d’Italia...

Continua a leggere su radioroma.it

NOTIZIE CORRELATE

Il Gruppo Storico Romano

Il Gruppo Storico Romano, che da trent'anni rievoca i fasti dell'antica Roma è il...

Un ipogeo al Pigneto

Al Pigneto la sensazionale scoperta di un ipogeo romano. LA STORIA PROFONDA DEL PIGNETO Andiamo a...

Cos’è un servizio di NCC e perché dovresti sceglierlo a Roma

Il noleggio con conducente (NCC) è un servizio molto efficiente, che permette di spostarsi...