Nuovo sgombero nell’area della ex fabbrica Penicillina a Roma in zona Ponte Mammolo. Il blitz nel sito sulla Tiburtina è scattato questa mattina con l’intervento sul posto di polizia, carabinieri, Guardia di Finanza e agenti della polizia locale. L’operazione è stata decisa in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza.
Blitz sulla Tiburtina, nuovo sgombero all’ex Penicillina
Quello di oggi giovedì 13 giugno è il quarto sgombero in sei anni effettuato nel sito industriale dismesso, diventato negli anni rifugio di senza fissa dimora. Lo stabile era stato liberato da occupazioni abusive nel 2018 e poi a maggio del 2022 quando una ventina di persone erano state controllate, 15 delle quali accompagnate presso gli uffici di Polizia per gli accertamenti sull’identità. L’ultimo blitz lo scorso 19 ottobre con un nuovo intervento nell’ex complesso industriale farmaceutico al civico 1040 della via Tiburtina.
L’incidente a maggio
Solo un mese fa si è sfiorata la tragedia nell’ex fabbrica sulla Tiburtina. Tre ragazzi maggiorenni sono entrati nella struttura, pare per scattare delle foto da postare online. Una volta arrivati ai piani superiori però il dramma. Il solaio avrebbe ceduto facendo precipitare uno degli amici, un 18enne, caduto per circa 6 metri. Sul posto sono arrivati carabinieri, vigili del fuoco e sanitari del 118 che hanno trasportato d’urgenza il 18enne al policlinico Umberto I. Nonostante il volo, fortunatamente per il giovane nessuna grave ripercussione.
Casini-Leoncini: “Che sia volta buona per un serio progetto di messa in sicurezza del sito e riqualificazione dell’area”
“Dopo il blitz dello scorso mese alle Officine Romanazzi, stamattina le forze dell’ordine hanno sgomberato anche l’ex Penicillina di via Tiburtina, il sito industriale dismesso e fatiscente tristemente noto alle cronache – e ai residenti della zona – per essere diventato negli anni un centro di spaccio” dichiarano Valerio Casini e Francesca Leoncini, consiglieri capitolini di Italia Viva.
“L’operazione di questa mattina – proseguono i consiglieri – rappresenta un altro importante segnale di ripristino della legalità e presenza delle Istituzioni da accogliere con soddisfazione, soprattutto perché riguarda un quadrante strategico della città che altrimenti rischia di trasformarsi in terra di nessuno. È il quarto sgombero in sei anni, ci auguriamo che questa sia finalmente la volta buona per un serio progetto di messa in sicurezza del sito e riqualificazione dell’area”.