Nei prossimi giorni, Roma si troverà ad affrontare una grave ondata di caldo con temperature che supereranno la media stagionale. In contemporanea, la città è piena di cantieri attivi legati al Giubileo e al Pnrr, coinvolgendo decine di migliaia di operai edili. La situazione richiede misure immediate per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori esposti a condizioni climatiche estreme. Nicola Capobianco, segretario generale della Filca-Cisl di Roma, ha lanciato un appello per un’azione tempestiva e coordinata.
La preoccupazione per la salute dei lavoratori nei cantieri del Giubileo
Capobianco ha sottolineato l’urgenza di mettere in atto tutte le azioni necessarie per tutelare i lavoratori nei cantieri del Giubileo. L’anno scorso, durante i periodi più caldi, si sono verificati numerosi malori tra i lavoratori edili a Roma e provincia, con un incremento significativo degli incidenti.
Capobianco ha sostenuto con forza l’appello del segretario generale della Filca-Cisl Enzo Pelle al Governo, esortandolo a emanare rapidamente un decreto per proteggere i lavoratori nei cantieri.
L’Inps, infatti, permette di sospendere i lavori e di ricorrere alla Cassa integrazione quando la temperatura raggiunge i 35 gradi o in presenza di un alto tasso di umidità. Tuttavia, il Governo non ha incluso questa misura nella Legge di Bilancio 2024, nonostante nel 2023 siano stati stanziati 8,6 milioni per ammortizzatori sociali aggiuntivi.
Proposte per un miglioramento delle condizioni di lavoro
Il sindacato ha chiesto il ripristino immediato del fondo per l’emergenza caldo e l’adozione di misure che permettano lo slittamento delle previsioni contrattuali, sia per i lavori pubblici che per quelli privati.
Inoltre, Capobianco ha evidenziato l’importanza di considerare le nuove condizioni climatiche nella progettazione delle opere del Giubileo da parte delle amministrazioni pubbliche e di incentivare l’uso di dispositivi adatti alle alte temperature nei cantieri.
I dati sugli incidenti mortali
Negli ultimi 20 anni, dal 2003 al 2023, ci sono stati 240 incidenti mortali nel settore edilizio nel Lazio, di cui 146 nella provincia di Roma e 88 nella Capitale. Sono numeri inaccettabili che richiedono interventi drastici per garantire un lavoro di qualità che parta dalla salute e dalla sicurezza dei lavoratori.
Capobianco ha concluso affermando che le novità relative alla sicurezza nei cantieri devono essere incluse nei costi della sicurezza nei bandi pubblici, scorporandoli dal costo dell’offerta, per assicurare che la protezione dei lavoratori sia adeguatamente finanziata e implementata.