Accoltellamento a Roma, il responsabile beccato grazie a testimoni: è la sintesi estrema dell’ennesimo caso di violenza cittadina che si è registrato nella Regione e nella Capitale in particolare, in quella che, da giorni, sembra decisamente esser una vera escalation di violenza con una certa linea di continuità e, in questo caso, anche uno scenario ben delineato.
Stiamo parlando in effetti dell’ultimo atto di violenza, in ordine di tempo, che ha come sfondo i luoghi legati ai mezzi di trasporto: stazioni ferroviarie, metro, banchine, aree limitrofe e esterne alla stazioni in generale. Che cosa è accaduto di recente? Ecco l’ultimo atto violento registrato.
Violenza alla stazione, beccato grazie ai testimoni
Come accennato in apertura, si parla dell’accoltellamento davanti alla stazione della metro, con l’aggressore incastrato dai testimoni. Il 66enne è stato trovato dalla polizia poco distante dal luogo della lite. Come è andata?
Ad incastrarlo sono stati i testimoni. Un marocchino di 66 anni è stato bloccato dalla polizia in quanto accusato di aver accoltellato, mercoledì sera intorno alle 19:00, presso la fermata della metro A Cipro, un 38enne dello Sri Lanka durante una lite.
L’accusa nei suoi confronti è di tentato omicidio. Il 66enne è stato trovato giovedì mattina presso la fermata di via Cipro dagli agenti dei commissariati Prati e Monte Mario, tramite alle testimonianze di alcune persone che hanno assistito all’accoltellamento.
Violenza alla stazione, come sta la vittima
Di certo non è la prima azione violenta che si registra in questo periodo nelle zone legate ai trasporti e, si teme, non l’ultima. Spesso con storie di degrado e di povertà alle spalle, ma non solo, e con magari la convinzione di poterla fare franca, diversi sono in verità i colpevoli di atti violenti in area pubblica che vengono beccati tramite testimoni diretti oppure tramite sistemi di video sorveglianza.
La vittima, in questo caso, ha riportato la perforazione di un polmone e un’emorragia interna, è ricoverata in gravi condizioni al San Camillo, ancora in pericolo di vita, dopo il trasferimento dall’ospedale Sant’Eugenio. L’accoltellamento sarebbe stato il frutto di una lite scoppiata per futili motivi ancora da accertare con compiutezza.