Da “Lo sceicco bianco”, a “Il Marchese del Grillo”, a “In viaggio con papà”. Una carrellata di 9 film che attraversano 30 anni di storia italiana per omaggiare Alberto Sordi il grande attore romano, scomparso nel 2003, che domani 15 giugno avrebbe compiuto 104 anni. Proprio nel giorno del suo compleanno prende il via “Alberto il Seduttore” rassegna di film che offre al pubblico di vedere o rivedere gratuitamente l’immortale talento di Alberto Sordi nella sua villa a Caracalla dal 15 al 23 giugno.
Roma, da domani rassegna film Alberto Sordi nella sua villa a Caracalla
La rassegna “Alberto il Seduttore”, curata da Luca Verdone, è promossa dalla Fondazione Museo Alberto Sordi insieme con la Fondazione Alberto Sordi per i Giovani e si svolge nel giardino della Casa Museo Alberto Sordi. La storica villa in cui l’attore visse dal 1958 al 2003, sede dell’Archivio Storico e della Fondazione Museo che dal 2011 tutela, divulga e valorizza la sua figura a livello nazionale ed internazionale.
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“Alberto il Seduttore”, nove film in programma dal 15 al 23 giugno
In programma 9 film che si potranno vedere gratuitamente previa prenotazione obbligatoria (comunicazione@fondazionemuseoalbertosordi.org). Si parte il 15 giugno con la proiezione de “Lo Sceicco bianco”, prima collaborazione tra Sordi e Federico Fellini che prelude al capolavoro “I vitelloni”. Si prosegue poi con “Il Seduttore”, diretto nel 1954 da Franco Rossi: Albertone è un marito incorreggibile che sogna avventure romantiche con tutte le belle donne che incontra, ma finisce incastrato dalle sue stesse spasimanti che proprio nella trattoria della moglie faranno scoppiare un finimondo.
In “Venezia, la luna e tu” di Dino Risi l’attore è invece un gondoliere frivolo e donnaiolo, in “Il marito” di Nanni Loy e Gianni Puccini mal sopporta la moglie arpia e la suocera invadente, in “Lo scapolo” di Antonio Pietrangeli è uno sciupafemmine impenitente destinato a capitolare.
In rassegna alcuni classici di Albertone come il cult “Il Marchese del Grillo” di Mario Monicelli, “Crimen” di Mario Camerini, “Quelle strane occasioni” di Luigi Comencini in cui l’attore è l’indimenticabile monsignore marpione che rimane chiuso in ascensore con Stefania Sandrelli e “In viaggio con papà” in cui Alberto chiama accanto a sé e incorona come suo erede Carlo Verdone. Che fu sempre vicino al grande attore e, da un quarantennio, continua a ripetere: “Sordi non ha lasciato eredi, è stato un esemplare unico e un artista irripetibile”.