Tragedia nella notte a Roma, trovato morto il presidente di Fincantieri, Claudio Graziano. A trovare il corpo è stato intorno alle 9.50 di oggi lunedì 17 giugno un carabiniere della sua scorta che aveva la seconda chiave del suo appartamento nel centro storico della Capitale e che ha dato l’allarme. Il corpo dell’ex Capo di Stato maggiore della Difesa è stato trovato steso sul letto senza vita nella casa in zona Celio.
Roma, presidente Fincantieri trovato morto in casa
Indagini in corso sulle cause della morte, non si esclude l’ipotesi del gesto estremo. Il presidente di Fincantieri aveva perso la moglie di recente. Dalle prime informazioni raccolte dall’Adnkronos vicino al corpo sarebbe stata trovata un’arma e un biglietto. Sul posto il medico legale, il magistrato di turno e i carabinieri.
La procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine sulla di Claudio Graziano. I magistrati capitolini, come accade in questi casi, procedono per l’ipotesi di reato di istigazione al suicidio, come atto necessario per poter compiere gli accertamenti del caso.
Mattarella: “Generoso e leale uomo delle istituzioni”
Una notizia che ha sconvolto il mondo della politica e le istituzioni. Tra i primi messaggi di cordoglio quello del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Esprimo profondo dolore per la notizia della improvvisa scomparsa del generale Claudio Graziano” scrive il Capo dello Stato che aggiunge: “Ne ricordo la figura di generoso e leale uomo delle istituzioni, capace di mettere sempre al servizio della Repubblica la sua competenza e la sua professionalità, doti dimostrate negli importanti ruoli di vertice, nazionali e internazionali, ricoperti nel corso della sua lunga carriera”.
Meloni: “Ci lascia integerrimo servitore Stato”
“Sono sconvolta dalla notizia della tragica scomparsa del Generale Claudio Graziano. Ci lascia un integerrimo servitore dello Stato, che in tutta la sua vita ha reso onore alla Nazione, alle Forze Armate e alle Istituzioni con dedizione, competenza e professionalità”, ha dichiarato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, aggiungendo: “Desidero rivolgere, a nome mio e di tutto il Governo, il cordoglio e la vicinanza alla sua famiglia e ai suoi cari”.
Fincantieri “esprime immenso dolore per l’improvvisa scomparsa del Generale Claudio Graziano, Presidente del Gruppo, che lascia un grande e incolmabile vuoto”. In una nota del gruppo si sottolinea come “l’amministratore delegato e direttore generale Pierroberto Folgiero, il Consiglio di amministrazione, il collegio sindacale, i dirigenti e tutti i dipendenti di Fincantieri ne ricordano con commozione le straordinarie doti umane e professionali che lo hanno da sempre contraddistinto nella sua lunga carriera”.
Chi era Claudio Graziano
Nato a Torino nel 1953, Claudio Graziano è stato nominato al vertice del colosso cantieristico nel 2022. Un ruolo ricoperto dopo una carriera nel mondo militare, dagli studi all’Accademia di Modena fino a ricoprire dal 2015 al 2018 il posto di Capo di Stato maggiore della Difesa. Una vita al servizio del Paese. Ha comandato il battaglione alpini “Susa” portandolo in Mozambico, nell’ambito della missione di pace delle Nazioni Unite, con il compito principale – si legge sul sito di Fincantieri – di garantire la sicurezza del corridoio di Beira, favorendo e supportando il soccorso umanitario e sanitario alle popolazioni locali.
Promosso Colonnello e poi nel 2002 Generale di Brigata, ha assunto, nell’agosto 2004, il comando della Brigata alpina “Taurinense” e dal mese di luglio 2005 al febbraio 2006 il comando della “Brigata Multinazionale Kabul” in Afghanistan e, con essa, la responsabilità dell’Area d’Operazioni della provincia di Kabul, dirigendo, tra l’altro, numerose iniziative umanitarie nell’ambito delle attività di ricostruzione e di primo soccorso alle popolazioni. Generale di Divisione dal gennaio 2006, ha assunto poi l’incarico di Capo Reparto Operazioni del Comando Operativo di Vertice Interforze della Difesa.
Nel gennaio 2010 è stato promosso al grado di Generale di Corpo d’Armata nell’ottobre 2011 è stato nominato Capo di Stato Maggiore dell’Esercito e successivamente promosso al grado di Generale. Dal febbraio 2015 al novembre 2018 è stato Capo di Stato Maggiore della Difesa.
