Il Lazio si posiziona al sesto posto in Italia per stress idrico, con il 18% del territorio affetto da siccità. Questi dati, forniti dall’Osservatorio Anbi sulle Risorse Idriche, sottolineano una crisi idrica aggravata dal riscaldamento globale che ha ridotto le precipitazioni. La Giornata Mondiale contro la desertificazione e la siccità ha messo in evidenza il rischio di razionamento idrico e le difficoltà nel garantire risorse sufficienti sia per l’agricoltura sia per il bestiame. Nonostante Roma sia protetta dall’acquedotto Peschiera, molte altre aree della regione si trovano in difficoltà. La Protezione Civile ha anche emesso un’allerta arancione per il caldo, con temperature che raggiungeranno i 40 gradi.
Lo stato di siccità nel Lazio
La situazione idrica del Lazio riflette un problema diffuso che colpisce diverse regioni italiane. La Sicilia si trova al primo posto con il 70% del territorio colpito, mentre il Lazio si colloca al sesto posto tra le regioni maggiormente affette da stress idrico.
La mancanza di acqua e la riduzione delle precipitazioni mettono a rischio la produttività agricola e la sopravvivenza degli animali. I dati dell’Osservatorio Anbi indicano che il problema non è solo temporaneo, ma tende a peggiorare a causa del cambiamento climatico.
Previsioni future sulla siccità
Secondo gli esperti della Community Valore Acqua per l’Italia di The European House – Ambrosetti, lo stress idrico nel Lazio e in altre regioni italiane continuerà a intensificarsi entro il 2030.
Valerio De Molli, Managing Partner e CEO di The European House – Ambrosetti, sottolinea l’urgenza di un’azione concertata e immediata per affrontare questa emergenza.
Soluzioni per mitigare la crisi idrica
“La situazione idrica in Italia richiede un’azione immediata e concertata” sostiene Valerio De Molli, Managing Partner e Ceo di The European House – Ambrosetti.
“È necessario un impegno concreto da parte di tutti gli attori coinvolti, dalle istituzioni ai cittadini per promuovere pratiche di gestione sostenibile dell’acqua e investire in tecnologie innovative che ci permettano di fronteggiare questa emergenza.”
Modernizzare le infrastrutture idriche è la chiave, “per ottimizzare la raccolta e lo stoccaggio dell’acqua” con un approccio “integrato e lungimirante, che deve essere portato avanti anche dai cittadini, potremo garantire la sicurezza idrica del nostro Paese e la prosperità delle future generazioni” ha chiarito De Molli.