La riforma del difensore civico punta a rinnovare questa figura con nuove responsabilità e poteri estesi. La proposta di legge, presentata nella commissione Affari istituzionali del Consiglio regionale, segue le linee guida della conferenza dei presidenti dei Consigli regionali per uniformare la difesa civica a livello nazionale. Tra le innovazioni principali, il difensore civico avrà competenze sul diritto alla salute e potrà intervenire su enti sanitari sia pubblici che privati. Vengono inoltre definiti i requisiti e le cause di ineleggibilità, nuove modalità elettive e possibili proroghe, insieme alla regolamentazione dell’accesso agli atti e alla tutela in sedi decentrate.
Ampliamento dei compiti del difensore civico
La proposta di legge attribuisce al difensore civico nuove responsabilità, specialmente nel settore sanitario. Questo ruolo avrà ora il potere di intervenire direttamente presso organismi sanitari pubblici e privati per garantire il diritto alla salute dei cittadini.
L’obiettivo è di offrire una protezione più efficace e tempestiva, rafforzando la presenza del difensore civico in ambiti fondamentali per il benessere della popolazione.
Questo ampliamento dei compiti permette al difensore civico di diventare un punto di riferimento importante per la tutela dei diritti sanitari, offrendo un intervento diretto e mirato nei confronti delle istituzioni coinvolte.
Requisiti e cause di ineleggibilità
La proposta introduce specifici requisiti e cause di ineleggibilità per il difensore civico, garantendo che solo candidati adeguati possano assumere questa carica. Viene stabilita una nuova disciplina per le modalità di elezione, prevedendo anche eventuali proroghe del mandato.
Queste misure mirano a garantire la trasparenza e l’efficienza del processo elettivo, assicurando che il difensore civico sia una figura qualificata e in grado di svolgere efficacemente il proprio ruolo.
La definizione chiara dei criteri di eleggibilità contribuisce a mantenere alta la qualità del servizio offerto ai cittadini, riducendo il rischio di conflitti di interesse e garantendo un’elezione basata su merito e competenza.
Regolamentazione dell’accesso agli atti
Un altro elemento innovativo della riforma riguarda il diritto di accesso agli atti. Il difensore civico dovrà ricevere comunicazioni obbligatorie sull’esito delle pratiche, migliorando così la trasparenza e l’efficacia del proprio operato.
Questo obbligo di comunicazione permette una supervisione più accurata e una risposta più rapida alle richieste dei cittadini, garantendo che i diritti di accesso siano rispettati e che le procedure amministrative siano monitorate attentamente.
La regolamentazione dettagliata di questo aspetto contribuisce a rafforzare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni, assicurando che le loro istanze vengano gestite con la massima serietà e tempestività.
Potenziamento dei poteri sostitutivi e decentramento della tutela
La proposta di legge introduce anche una nuova disciplina per i poteri sostitutivi del difensore civico, permettendogli di intervenire direttamente in caso di inadempienza da parte delle amministrazioni.
Viene inoltre prevista la possibilità di esercitare la tutela in sedi decentrate, avvicinando così il servizio ai cittadini e rendendolo più accessibile. Questa decentralizzazione rappresenta un passo avanti significativo nella facilitazione dell’accesso ai servizi del difensore civico, specialmente per i cittadini residenti in aree periferiche o meno servite.
La costituzione del difensore civico come parte civile nei procedimenti legali rafforza ulteriormente la sua capacità di tutela dei diritti dei cittadini.