Altri due morti sul lavoro nel Lazio, ma altri ce ne sono stati anche nel resto dell’Italia. Accade cosi praticamente ogni giorno e lo confermano le statistiche. Quasi una triste routine che però fatica a trovare spazio tra le notizie. A meno che queste tragedie non abbiano qualche aspetto destinato a colpire l’opinione pubblica e allora anche i media tengono alta l’attenzione.
È il caso di Cisterna di Latina, dove un bracciante agricolo che ha perso un braccio in un macchinario mentre lavorava in nero in un’azienda agricola è stato abbandonato insieme all’arto staccato davanti a casa. Non aveva il contratto regolare, il datore di lavoro e i colleghi quindi non hanno chiamato il 118 e neppure hanno fatto una corsa disperata in ospedale. No, l’hanno abbandonato davanti alla porta di casa e sono scappati.
Una vicenda agghiacciante su cui ora la magistratura farà luce: il titolare, che in una dichiarazione avrebbe scaricato la responsabilità sui collaboratori dicendo che hanno compiuto una leggerezza, è indagato per omicidio colposo, omissione di soccorso ma rischia anche l’accusa di caporalato.