Incendio Magliana, situazione preoccupante e tesa, tanto da arrivare all’ordinanza del sindaco Gualtieri. Che cosa è successo? Come noto, nelle scorse ore un vasto e importante incendio ha preoccupato il territorio intorno alla Magliana, e non solo: e a spaventare tutti, tuttavia, più che l’incendio in sé è l’incubo della diossina.
Un terrore che cresce di ora in ora. Ora dopo l’incendio la diossina fa paura. E alla Magliana, ma non solo, sono in tanti che nelle scorse ore si sono interrogati al riguardo, sul da farsi. E infine, è arrivata l’ordinanza di Gualtieri: su che cosa verte?
Diossina, paura a Magliana, ecco l’ordinanza del sindaco
Che cosa prevede l’ordinanza del sindaco Gualteri dopo l’incendio della Magliana? Il sindaco ha disposto anche la rimozione dei rifiuti rimasti, per evitare nuovi roghi. Ecco cosa prevede l’ordinanza
Ivalori di diossina rilevati dal campionatore dell’Arpa Lazio, a seguito dell’incendio di via Asciano, non sono stati tranquillizzanti. Anche se non c’è un limite di legge per questo inquinante, l’aver raggiunto un livello di 38 pg/m3, non può lasciare che paura.
A distanza di tre giorni dal rogo, i cui effetti sono stati notati in un ampio quadrante cittadino, il sindaco ha firmato un’ordinanza che dispone di rimuovere subito i rifiuti dalla zona “per evitare la reiterazione dei roghi”. Non appena questo. Come già avvenuto in passato per analoghi episodi, il primo cittadino ha previsto una serie di divieti che servono a preservare la vita di molti abitanti.
Il consumo alimentare e non solo, ecco i divieti
L’ordinanza di Gualtieri ha previsto, nel raggio di un chilometro dal fulcro dell’incendio e quindi da via Asciano, “il divieto di consumo e vendita degli alimenti di origine vegetale e animale, il divieto di pascolo e di utilizzo dei foraggi e cereali destinati agli animali, raccolti nell’area individuata”. Gualteri, con il provvedimento appena firmato, ha poi raccomandato “nel raggio di due chilometri” dall’epicentro dell’incendio, di lavare accuratamente gli alimenti di origine vegetale, prima di cibarsene.
Diossina, ora i nuovi controlli
A fronte dell’incendio che l’amministrazione capitolina ricorda esser scoppiato “nel tratto di sponda del Tevere in gestione alla Regione Lazio”, è stato indicata, con l’ordinanza, l’interdizione e il divieto di transito e stazionamento. L’area in questione è quella tra vi Asciano ed il Viadotto della Magliana. I dati del campionatore dell’Arpa Lazio, con valori di diossina schizzati alle stelle, hanno persuaso l’amministrazione a prendere dei provvedimenti. Oltre a quelli elencati, l’ordinanza prevede anche un “successivo campionamento” e delle “analisi” da svolgere sullo “strato superficiale del terreno”.