Nella notte tra domenica e lunedì 24 giugno, al Parco della Pace di Grottarossa, ignoti hanno danneggiato due stecche della panchina rossa, simbolo della lotta contro la violenza di genere, e con queste hanno tracciato una svastica di grandi dimensioni a terra.
L’oltraggio potrebbe avere un bersaglio preciso: il parco in cui la panchina è diventata una svastica, infatti, il viale è intitolato a Settimia Spizzichino, unica donna tornata a Roma dei 1.023 ebrei strappati dal ghetto la mattina del 16 ottobre 1943.
Grottarossa, lo sdegno della politica
Il presidente del Municipio Roma XV, Daniele Torquati, ha commentato così l’episodio: “Non ci fermeremo né ci spaventeremo. Questa ennesima violenza, che sento di condannare a nome di tutta l’amministrazione e dell’intera Comunita’, non scalfira’ l’impegno che tante e tanti mettono quotidianamente per migliorare la nostra citta’ e in favore dei nostri territori”.
Ha aggiunto: “È un atto vile e ignobile quello accaduto al Parco della Pace a Grottarossa. Un’oscenita’ perpetuata in una delle aree verdi diventata negli ultimi anni punto di riferimento per l’intero quartiere – aggiunge – e simbolo di condivisione e aggregazione per una delle zone più popolose e di Roma Nord; solo lo scorso sabato avevamo partecipato ad una manifestazione sportiva di pugilato gratuita e aperta a tutti della palestra popolare di Grottarossa”.
Monica Lucarelli, assessora alle Attività Produttive e alle Pari Opportunità ha commentato: “In riferimento al deplorevole atto avvenuto questa notte nel quartiere di Grottarossa, dove una panchina rossa, simbolo della lotta contro la violenza di genere, è stata vandalizzata e trasformata in una svastica, l’Assessora alle Attività Produttive e alle Pari Opportunità, Monica Lucarelli esprimere la più ”ferma condanna e profonda preoccupazione. Questo non è un semplice atto vandalico, ma un grave episodio che solleva questioni di sicurezza e legalità nella nostra città. Chi si rende protagonista di gesti come questo è mosso da odio e intolleranza, sentimenti che purtroppo vengono in qualche modo legittimati da un clima generale che respiriamo a livello nazionale”.
Dura la replica anche della presidente dell’Assemblea capitolina Svetlana Celli: “Alzare le difese democratiche contro gli atti, purtroppo sempre più frequenti, che richiamano ad un periodo nero della storia italiana. Anche l’ultimo episodio avvenuto al Parco della Pace a Grottarossa, con il danneggiamento di una panchina rossa contro la violenza di genere e il disegno di una grande svastica, devono indurci ad una profonda reazione. Alla condanna e all’individuazione dei responsabili, dobbiamo unire un’azione incisiva per opporci ai rigurgiti di odio e violenza di stampo nazi-fascista che stanno riaffiorando negli ultimi tempi con l’intento di minare la convivenza civile del nostro Paese. Non possiamo assistere passivamente, ma insieme dobbiamo mettere in campo tutti gli sforzi per affermare una cultura democratica, fondata sui valori della Costituzione, a tutela della libertà e dei diritti”.