Nel XV Atlante dell’Infanzia a rischio in Italia pubblicato da Save the Children un capitolo è dedicato alle difficoltà delle famiglie con bambini che vivono in città
Non è facile per una bambina o un bambino muovere i primi passi nelle nostre città, in particolare nelle aree più periferiche e svantaggiate. Questo perché le temperature aumentano in maniera esponenziale a causa della crisi climatica. È quanto emerge dal XV Atlante dell’Infanzia a rischio in Italia, dal titolo “Un due tre…Stella. I primi anni di vita”, pubblicato da Save the Children.
Temperature estive troppo elevate in città
“A luglio di quest’anno quasi tutti i bambini e le bambine tra 0 e 5 anni che vivono nei capoluoghi di regione, parliamo del quasi 94%, quasi 350mila bambini, sono stati esposti a temperature di 40 gradi o peggio” ha spiegato Antonella Inverno, responsabile analisi, ricerca dati e formazione di Save the Children.
Poche aree verdi urbane
A questo si aggiunge che le aree verdi urbane scarseggiano e l’estensione di queste aree copre appena il 3% del territorio comunale, ma ci sono poi delle differenze interne: “Mente al nordest abbiamo quasi il doppio dei metri quadri pro-capite, perché Trento e Bolzano sono molto equipaggiate sulle aree verdi urbane, questo non succede nel Mezzogiorno, in cui arriviamo al 6,7% di giardini e piccoli parchi rispetto a tutto il verde urbano” spiega ancora Inverno.
Il racconto delle famiglie
Indicative sono le testimonianze dei genitori: “Mamme e papà raccontano di aree attrezzate che però sono inaccessibili. Ci sono ma i giochi non sono usufruibili ed è quasi inutile la presenza di queste aree. Le città sono diventate poi particolarmente ostili verso i bambini, troviamo sempre più cartelli di divieto di gioco” conclude Save the Children.
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