CIVITAVECCHIA – Il ceo di Enel Flavio Cattaneo ha presentato ieri a Milano, durante il Capital Markets 2024, il Piano strategico 2025-2027. I vertici dell’azienda elettrica hanno ribadito la volontà di puntare, tre le altre cose, anche sul settore dei data center offrendo soluzioni ottimizzate di connessione alla rete e offerte integrate di energia rinnovabile. In vista, c’è una newco che, ha sottolineato Cattaneo, «offrirà soluzioni importantissime per i data center cominciando da Italia e Spagna, e prevediamo di fare uno scale-up verso altri paesi». Enel ha già ricevuto 40 o 50 lettere di interesse da differenti fondi e aziende. «C’è molto interesse su questo progetto – ha sottolineato il Ceo di Enel – riguardano due tipologie di datacenter. Strutture vicine ai luoghi di utilizzo, oppure datacenter che possono essere anche distanti. Stiamo affinando le varie disponibilità, anche utilizzando i siti delle centrali che dobbiamo chiudere, come quelle a carbone. Le prime richieste le abbiamo avute in aree settentrionali del paese, ma pensiamo anche a location come Civitavecchia e Brindisi. È importante capire che nei datacenter la connessione è vitale, quindi stare in un luogo dove c’è già la rete è un vantaggio non di poco conto. Per questo c’è molta richiesta». Già nelle scorse settimane si era parlato di questa prospettiva anche per Civitavecchia, quando la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ricevuto il presidente e amministratore delegato del fondo d’investimento statunitense BlackRock, Larry Fink. A quanto pare, infatti, prima di incontrare la premier Meloni, Fink si sarebbe visto con il suo omologo di Enel Flavio Cattaneo mostrando interesse per le aree delle centrali a carbone in dismissione – e quindi proprio Civitavecchia o Brindisi – in ottica di riconversione a data center per l’IA da dare un affitto, perché no, a giganti come Microsoft e Amazon che già nel recente passato si sono mostrati interessati a questa tipologia di siti, fortemente energivori. |