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Viterbo, il Comune ritocca la tassa di soggiorno per il Giubileo

L’anno giubilare è ormai alle porte e l’amministrazione Frontini sembra confidare che porterà ricadute positive per la città. Al contrario dell’ex assessore Franco, il quale invece riteneva che il flusso di visitatori collegato al Giubileo fosse poco rilevante per Viterbo e fosse più opportuno puntare su una diversa tipologia di turisti per rendere strutturale lo sviluppo del turismo nel Comune capoluogo. Ragionando nel lungo periodo potrebbe aver ragione ma l’anno santo, oltre ad essere imminente, è sicuramente un evento di grande richiamo, a livello nazionale e internazionale, e in virtù della vicinanza a Roma e della presenza sul territorio di due importanti Cammini, bypassarlo potrebbe significare perdere una grande opportunità per la città dei Papi. Un’occasione che l’amministrazione comunale intende cogliere e per farsi trovare preparata ha pensato di predisporre misure per incentivare la visita e la durata della permanenza a Viterbo e, allo stesso tempo, trarre un effetto economico benefico per le casse di Palazzo dei Priori. Effetto che sarà raggiunto applicando, per il 2025, un aumento di 50 centesimi – a persona per notte – alle attuali aliquote della tassa di soggiorno. Un ritocco che il Comune motiva con la volontà di ampliare e migliorare i servizi offerti a fronte di un previsto maggiore afflusso di pellegrini e turisti. Ma al rincaro corrispondono però anche delle ‘agevolazioni’ con lo scopo di invogliare a soggiornare a Viterbo per un periodo di tempo superiore alla media attuale che è di 1,6 giorni. Così mentre fino al 31 dicembre il visitatore della città dei Papi sarà tenuto a pagare l’imposta fino al settimo pernottamento, nel 2025 invece dovrà versarla solo per le prime tre notti e dalla quarta sarà esonerato. L’aumento di 50 centesimi, concordato dal Comune in vari incontri con i gestori di strutture alberghiere ed extra alberghiere, non può superare il massimo previsto di 3,50 euro a notte. Fattispecie che interessa soltanto hotel e residence a 5 stelle per i quali attualmente l’imposta di soggiorno è di 3,30 euro a notte e pertanto la maggiorazione sarà di 20 centesimi per non sforare i 3 euro e 50 centesimi. In generale comunque il range della tassa aggiornata per il 2025 per la maggior parte delle strutture ricettive – tra alberghiere ed extralberghiere di varie categorie – è compreso tra un minimo di 2,30 a un massimo di 2,80 euro a persona a notte. Trascorso l’anno giubilare, l’esecutivo Frontini tornerà a confrontarsi con i gestori delle attività ricettive per decidere su eventuali modifiche relativamente alle aliquote e al periodo di applicazione dell’imposta di soggiorno per il 2026.

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