Spreco alimentare e imballaggi sostenibili, per salvare il cibo (o ordinarlo a portar via) si possono scegliere gli imballaggi sostenibili.
Quando si parla di spreco alimentare si pensa subito al contenuto del frigorifero, specialmente ai ripiani più bassi, quelli dove si conservano frutta e verdura. E poi il pane, altro alimento che spesso finisce nella spazzatura.
Secondo le stime dell’Osservatorio Waste Watcher International, in Italia, ogni settimana, si sprecano circa 524,1 grammi di cibo a testa, che finiscono direttamente nella spazzatura. Lo spreco alimentare ci costa circa 10 miliardi di euro all’anno.
Per contrastare questo fenomeno e l’inquinamento che ne deriva ci sono diverse soluzioni che possono essere adottate dal consumatore, ma anche da supermercati e aziende legate al mondo del food delivery.
Oltre a prediligere la classica “schiscetta” per il pranzo in ufficio, per evitare di buttare il cibo che acquistiamo possiamo monitorare i nostri acquisti e lo spreco correlato con app come Sprecometro, che ci consente di controllare quanti alimenti buttiamo e competere in una gara virtuosa con gli altri utenti.
Poi c’è la cosiddetta “doggy bag”, una box che contiene gli avanzi del pranzo o della cena, che consente ai commensali di portare a casa ciò che non ha consumato al ristorante. Un’abitudine già consolidata in molti Paesi stranieri che sta diventando consuetudine anche in Italia. Tanto che, lo scorso gennaio, è stata presentata una proposta di legge per renderla obbligatoria.
Spreco alimentare, si combatte anche con un packaging sostenibile
Circa un italiano su tre inoltre, vorrebbe che la doggy bag fosse fatta con materiali sostenibili, così da ridurre ancora di più l’impatto del cibo che consumiamo. Infatti, anche nel caso del delivery – un servizio che è esploso anche grazie alla pandemia – i packaging non sono sempre sostenibili.
Alcune aziende però, sono sempre più attente alla questione ambientale. Deliveroo ad esempio, ha lanciato una nuova piattaforma, “Deliveroo Packaging”, dedicata agli imballaggi riciclabili al 100%. I ristoratori potranno scegliere tra una gamma di imballaggi sostenibili, sia compostabili che realizzati in carta, cartone o plastica riciclata. La piattaforma, lanciata in Italia, Francia e Belgio, ha già ottenuto un buon risultato nel Regno Unito, dove il progetto è partito nel 2018. In sei anni, sono stati distribuiti più di 25 milioni di unità di imballaggio, risparmiando 25.000 kg di plastica e riducendo le relative emissioni di CO2 di 30.000 kg.
Un’iniziativa che potrebbe ispirare altre aziende del settore, ma anche i ristoranti che forniscono la doggy bag. Scegliere dei contenitori plastic-free e riciclabili valorizza ancora di più la lotta allo spreco alimentare e il concetto di circolarità.
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