CIVITAVECCHIA – Il sindaco di Civitavecchia, Marco Piendibene, ha preso posizione contro l’ipotesi di accorpamento tra gli istituti Calamatta e Stendhal, inserita nel piano di dimensionamento scolastico della Regione Lazio di imminente approvazione. In una lettera indirizzata alla Regione Lazio, all’assessore regionale Giuseppe Schiboni e ai vertici dell’Ufficio Scolastico Regionale, Piendibene ha espresso preoccupazione e dissenso per una scelta definita “rovinosa e ingiustificata”, chiedendone la sospensione immediata. «Il dimensionamento scolastico deve puntare a migliorare l’offerta formativa e ridurre il disagio degli studenti – scrive il sindaco – ma non si comprende la ratio di questa fusione, che colpisce due istituti di fascia A, fondamentali per il nostro territorio». Piendibene ha ricordato come entrambe le scuole, oltre a essere punti di riferimento per i giovani, offrano percorsi formativi specifici e complessi, che vanno dalle professionalità alberghiere e tecnico-economiche, a quelle marittime, elettriche e meccaniche. Gli istituti servono un vasto bacino di utenza che si estende ben oltre Civitavecchia, includendo comuni come Ladispoli, Santa Marinella, Cerveteri, Fiumicino, fino a realtà del viterbese come Blera e Monte Romano, e località della Maremma. Una fusione rischierebbe, secondo il sindaco, di compromettere il funzionamento di queste scuole, creando difficoltà logistiche e organizzative per studenti, famiglie e personale scolastico. «Si tratta di due istituzioni che operano anche in contesti delicati – prosegue Piendibene – gestendo corsi serali per adulti e percorsi di istruzione all’interno delle carceri cittadine, oltre a garantire laboratori altamente specializzati». La complessità di queste attività richiede risorse adeguate e personale specializzato, come Ata e docenti, che già affrontano difficoltà nella gestione quotidiana. Inoltre, entrambi gli istituti partecipano a percorsi ITS di alta formazione, riconosciuti a livello regionale, che preparano i giovani a inserirsi nel mercato del lavoro in settori strategici come il management portuale e il turismo. «Accorpare queste scuole significherebbe snaturare il loro ruolo, creando un “mostro” organizzativo incapace di rispondere ai bisogni del territorio». Il Sindaco conclude chiedendo alla Regione Lazio di sospendere l’operazione, sottolineando come il risparmio economico derivante da questa fusione sia irrisorio rispetto ai danni che potrebbe arrecare al sistema scolastico locale. «Il diritto all’istruzione non può essere sacrificato per mere logiche di bilancio» ha ribadito Piendibene. |