SANTA MARINELLA – «Sono anni che stiamo segnalando alla Regione Lazio, che è la proprietaria del castello, che ci sono delle zone ammalorate e che rischiano di crollare, così come prevedevamo per la Casa del Muratore, dove sono ospitati, fra l’altro, gli studi marittimi». Secca replica del primo cittadino della Perla del Tirreno, Pietro Tidei, all’esponente della lista civica “Io Amo Santa Marinella”, Stefano Marino, sul crollo al Castello. Nel suo intervento, Marino, aveva attribuito la responsabilità di quanto accaduto anche all’amministrazione comunale puntando i riflettori sulla delibera 5 del 28 gennaio 2021 dove «si legge chiaramente – aveva detto – che il Comune è responsabile della manutenzione della struttura, impegnandosi a mantenerla a norma sotto il profilo statico, impiantistico, igienico-sanitario e della sicurezza per persone, assicurandone la custodia direttamente o mediante affidamento a terzi. Di fronte a questa evidenza, è lecito chiedersi, perché non sono stati eseguiti interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria per prevenire il crollo?» «In questi casi c’è un proprietario al quale viene segnalata dal Comune, più di una volta, in pubblico e in privato, la necessità di intervenire su quelle strutture decadenti – ribatte ancora il primo cittadino – La Regione Lazio fa orecchie da mercante per anni e dopo che parte del castello crolla, Marino se ne esce dicendo che il Comune deve assumersi le sue responsabilità. Non abbiamo nessun obbligo di intervenire sulla manutenzione straordinaria del castello, noi abbiamo l’obbligo di pulire il piazzale, ma che c’entra con la manutenzione straordinaria di un sito dove ci vogliono milioni di euro per rimetterlo a posto e che non è di proprietà del Comune, ma della Regione la quale è assenteista? Per questo che io ho chiesto a Rocca di venire al castello per rendersi conto personalmente in quale situazione vivono alcune parti del maniero, sulle quali non ci ha messo mano nessuno, né la vecchia amministrazione regionale, né quella nuova, perché poi le responsabilità sono sia della vecchia, alla quale ovviamente riconosciamo che, comunque, molte cose sono state fatte, sia quella nuova che purtroppo, dopo anni non ha realizzato nulla. Questo è il quadro». Insomma, per il primo cittadino, quelle raccontate da Marino sono «sciocchezze per ingannare la gente». ©RIPRODUZIONE RISERVATA |