Gennaio chiama Veganuary. Torna la campagna dei 31 giorni senza carne per promuovere un’alimentazione vegetale, sostenibile e cruelty-free.
Rinunciare alla carne per un mese. A gennaio torna la sfida alimentare volta a sensibilizzare sulla dieta vegana: il Veganuary. Nato nel 2014 dall’idea di Jane Land e Matt Glover, il mese più green dell’anno ha lo scopo di promuovere un’alimentazione priva di prodotti animali e derivati. Via libera quindi a frutta, verdura, legumi e cereali.
Il consumo di carne è aumentato sempre di più negli ultimi anni, di pari passo con l’aumento della ricchezza e del benessere. Gli allevamenti intensivi – conseguenza dell’aumento di domanda di carne – e il consumo eccessivo, sono diventati fattori che impattano negativamente sull’ambiente e anche sulla salute. Mangiare meno prodotti animali (o eliminarli del tutto), è diventata una vera e propria necessità sia per l’ambiente che per la salute, oltre che una questione etica. Tra il dire e il fare, però, ci può essere un grande scoglio fatto di sughi al ragù, salsicce, bistecche e affettati. Tutti prodotti che possono essere sostituiti con ricette vegane, altrettanto gustose.
Veganuary, scegliere 31 giorni senza carne per l’ambiente e gli animali (e la salute)
Rinunciare ai piatti a cui siamo abituati, come la fettina di carne o l’arrosto, per alcuni può essere davvero difficile, ma il mese di gennaio può essere perfetto per cominciare un nuovo percorso col giusto supporto.
Iscrivendosi al sito di Veganuary, infatti, si potrà prendere parte alla community e consultare suggerimenti, ricette e piani alimentari per affrontare al meglio i 31 giorni di alimentazione senza carne.
Perché provare questa challenge? I motivi sono molti: dal benessere animale alla propria salute, passando per la tutela dell’ambiente. In dieci anni, hanno preso parte alla sfida persone da 228 Paesi e territori e grazie all’”effetto veganuary” sono stati lanciati molti prodotti vegani nuovi.
Tra i partner di Veganuary in Italia c’è l’associazione animalista Essere Animali che, anche quest’anno, ha lanciato la campagna per partecipare al mese vegano.
Visualizza questo post su Instagram
Dopo il Veganuary il disgusto verso la carne aumenta, lo studio
Uno studio del 2022, inoltre, ha rilevato che coloro che hanno partecipato al mese senza carne, hanno sviluppato un senso di disgusto verso quest’ultima.
La ricerca voleva capire la relazione tra il disgusto verso la carne e il rifiuto a mangiarle. Un dubbio simile a “è nato prima l’uovo o la gallina?”. Quale migliore occasione del gennaio vegano per venire a capo del dilemma? Per scoprirlo, i ricercatori dell’Università di Exeter hanno analizzato i fattori legati all’assunzione della carne e al disgusto legato ad essa in 40 partecipanti al mese di astinenza.
Sebbene la maggior parte delle persone che hanno preso parte alla sfida abbia ricominciato a mangiare carne, i ricercatori hanno scoperto che coloro che avevano ridotto di più il loro consumo avevano maggiori probabilità di sviluppare più alti livelli di disgusto per la carne in futuro.
Anche le celebrities scelgono la dieta vegana
Anche alcuni dei personaggi dello “star system” hanno abbracciato uno stile di vita più sostenibile e adottato una dieta vegana. Tra i più conosciuti ci sono gli attori Cillian Murphy, Joaquin Phoenix, Natalie Portman, Pamela Anderson, Anne Hathaway, Michelle Pfeiffer, Demi Moore e Woody Harrelson. Nel mondo della musica, invece, ad abbracciare la dieta vegana sono stati Moby, Jared Leto, Beyoncé (periodicamente), Ariana Grande, Billie Eilish, Paul Mc Cartney.
L’articolo Veganuary, un mese senza carne per il benessere degli animali e dell’ambiente proviene da Notizie da TeleAmbiente TV News.
