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Venezuela, arrestato e poi rilasciato un italiano

(Adnkronos) – E’ stato rilasciato l’italo-venezuelano arrestato in Venezuela. Lo rendono noto fonti della Farnesina spiegando che “ieri 7 gennaio alle 14 circa (le 19 in Italia) abbiamo ricevuto la segnalazione del cittadino italo-venezuelano fermato attorno alle 11 alla frontiera colombiana-venezuelana di Cucuta”. 

La Farnesina, spiegano le stesse fonti, appena saputo del fermo, ha “chiesto subito l’intervento del viceconsole onorario di Tachira e contattato il commissario della polizia diplomatica a Maracaibo. L’italo-venezuelano è stato rilasciato alle 16 ora locale, dopo circa cinque ore e mezzo di fermo. La famiglia è informata. Non sono noti altri casi di connazionali fermati dalle autorità venezuelane”, si aggiunge. 

 

La situazione nel paese resta tesa. Nicolás Maduro ha annunciato l’attivazione dei cosiddetti “organismi di gestione integrale” (Odis), una struttura che centralizza il potere politico, le Forze Armate, la Milizia Nazionale Bolivariana, le forze di polizia e i gruppi comunitari, con la motivazione di “difendere la pace” nei giorni che precedono il 10 gennaio, data in cui intende prestare giuramento e insediarsi per il suo terzo mandato da presidente del Venezuela.  

In un evento tenutosi al Palazzo Miraflores, Maduro, indossando un’uniforme militare, ha annunciato la creazione di queste strutture tramite decreto. Si è inoltre autoproclamato comandante supremo di questa fusione politico-militare. Definendola un’iniziativa di difesa globale, Maduro ha descritto l’Odis come un “organismo superiore” che opererà a tutti i livelli dell’amministrazione pubblica e comunitaria. “L’attivazione dell’Odis garantirà la vittoria esemplare della pace ”, ha assicurato Maduro. 

 

Il leader dell’opposizione venezuelana in esilio Edmundo Gonzalez Urrutia, riconosciuto come il presidente eletto da molti Paesi, a quattro giorni dall’insediamento per un terzo mandato di Nicolas Maduro, ha condannato il rapimento del suo genero da parte di “uomini incappucciati”. “Mio genero Rafael Tudares è stato rapito – ha scritto Gonzalez Urrutia su X – Rafael stava andando alla scuola dei miei nipoti per accompagnarli all’inizio delle lezioni, è stato intercettato da uomini incappucciati, vestiti di nero, che lo hanno fatto salire su un furgone color oro e lo hanno portato via”. 

 

 

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