Come salvare panettoni, pandori, cotechini e altri cibi rimasti invenduti dopo il periodo natalizio dal rischio di essere buttati? Una risposta la dà l’app a vocazione circolare Too Good To Go, che propone l’iniziativa “Salva il Natale”.
Per scongiurare lo spreco alimentare, fino al 26 gennaio si potranno acquistare sulla piattaforma delle “surprise bag” confezioni che contengono dei prodotti natalizi a sorpresa. L’idea della piattaforma internazionale è di mettere a disposizione del pubblico i prodotti invenduti della piccola e media distribuzione a un prezzo vantaggioso.
L’imperativo è combattere lo spreco alimentare. La piattaforma riporta alcuni dati sul cibo sprecato ogni anno. Secondo i dati diffusi dal WWF e riferiti al 2021, “il 40% del cibo prodotto a livello globale va sprecato. Ciò significa che ogni anno vengono sprecati 2,5 miliardi di tonnellate di cibo. Ciò equivale a 80.000 kg di cibo sprecato nel mondo, ogni singolo secondo.”
Secondo la FAO, oltre un terzo del cibo prodotto al mondo va perso. Il cibo viene sprecato durante la trasformazione o la lavorazione, circa il 13%, basti pensare alla frutta che non soddisfa i canoni estetici delle grandi catene e per questo viene scartata seppur perfetta sotto ogni altro punto di vista. Lo spreco avviene anche a casa, attorno al 17% o nei ristoranti. Secondo i dati diffusi dal WWF ogni giorno un italiano getta circa 75 grammi di cibo per un totale di circa 27 chili all’anno.
I rifiuti alimentari costituiscono un grande problema in tutto il mondo, per questo la legge italiana favorisce la donazione delle eccedenze trasformando così un potenziale rifiuto in cibo per chi ne ha bisogno. L’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, al goal 12.3, chiede di “dimezzare lo spreco alimentare globale pro capite a livello di vendita al dettaglio e di consumo e di ridurre le perdite alimentari lungo le catene di produzione e di approvvigionamento”.
L’economia circolare è l’unica soluzione capace di rispondere al fabbisogno di cibo mondiale senza aumentare lo sfruttamento delle risorse. Aumenta il cibo a disposizione e riduce al minimo gli scarti e lo sfruttamento di risorse vergini. In quest’ottica il cibo deve essere prodotto e consumato responsabilmente, condiviso quando possibile e riciclato nei suoi scarti.
Grande il ruolo che i consumatori svolgono in questa battaglia per la sostenibilità, il motto in questo caso è “ridurre, riutilizzare e riciclare”. Nel fare la spesa si dovrebbero privilegiare prodotti locali e a km 0, il cibo andrebbe acquistato in quantità proporzionata al consumo e gli avanzi andrebbero sempre congelati o utilizzati in nuove ricette.
Hanno riscosso un grande successo anche i GAS, Gruppi di Acquisto Solidale, che permettono a gruppi più o meno grandi di individui di acquistare senza intermediari cibo da produttori in linea con le loro necessità etiche e a prezzi concorrenziali. La maggiore sensibilità dei consumatori al tema dovrebbe spingere le aziende ad assecondare questa esigenza proponendo prodotti e confezioni sempre più sostenibili. Il costo di sviluppo di materiali e soluzioni più ecologiche viene ripagato dall’esistenza di un mercato pronto ad acquistare un prodotto che offre maggiore sostenibilità.
Anche il packaging è importante, non andrebbero acquistati i prodotti venduti in confezioni interamente di plastica non riciclata o non riciclabili, al supermercato si possono utilizzare delle buste riutilizzabili portate da casa.
“La campagna Salva il Natale, giunta quest’anno alla sua quinta edizione, rappresenta – ha affermato Mirco Cerisola, Country Director Italia di Too Good To Go, all’ANSA – un momento importante grazie al quale vogliamo tenere alta l’attenzione sul tema dello spreco alimentare ed offrire la possibilità ai nostri utenti di iniziare l’anno con un gesto concreto e di sicuro impatto, con anche un occhio al portafogli”.
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