Secondo un sondaggio di Skuola.net sui compiti per le vacanze di Natale, 7 studenti su 10 li hanno ricevuti a scuole chiuse, tramite il registro elettronico, mentre per metà degli alunni sono stati eccessivi
Ogni volta che c’è una chiusura scolastica si torna a discutere sui compiti per le vacanze, nessuna eccezione è stata fatta per la chiusura di Natale. Il portale Skuola.net ha effettuato un’indagine che ha coinvolto 1000 studenti di scuole secondarie di primo e secondo grado. Quello che è emerso maggiormente dall’indagine è questa pratica dilagante dell’assegnazione a scuole chiuse, attraverso lo strumento del registro elettronico.
L’assegnazione dei compiti tramite il registro elettronico
Tuttavia, utilizzando il registro elettronico, gli studenti ricevono le assegnazioni quando sono già in vacanza e, solo successivamente, capiscono la quantità effettiva di assegnazioni. Per 7 studenti su 10 i compiti sono arrivati a vacanze iniziate, nello specifico, per uno studente su 4, le assegnazioni sono arrivate tra Natale e Capodanno. Queste aggiunte tardive non hanno fatto altro che aumentare il carico di lavoro durante le vacanze di Natale.
Troppi lavori per le vacanze
Una delle problematiche maggiormente riscontrare dall’indagine di Skuola.net, oltre all’utilizzo del registro elettronico, è stato il carico di lavoro. Il 43% degli studenti delle scuole superiori ritiene che il carico di lavoro sia eccessivo, idea sostenuta anche dal 50% degli alunni delle scuole medie. Meno di un intervistato su 10 ha dichiarato che non ha ricevuto compiti per le vacanze di Natale (alle medie il 2% degli studenti, mentre alle superiori l’8%).
Alla fine i compiti sono stati completati?
Nonostante le difficoltà riscontrate, la maggioranza di studenti interpellati da Skuola.net è riuscita a completare i compiti assegnati per le vacanze natalizie. 8 su 10 affermano di aver portato a termine la maggior parte delle assegnazioni, ma gli studenti “migliori” sono quelli delle scuole medie: il 56% ha dichiarato di aver completato tutto. Tuttavia è stata fondamentale, a detta degli stessi studenti, l’aiuto della famiglia: 4 alunni su 10 dichiarano di essere stati aiutati dai genitori o da altri parenti. Alle scuole superiori, invece, solo 2 studenti su 10 sono stati aiutati.
La giusta misura per i compiti
In una puntata di CrescimiTu, il programma id TeleAmbiente dedicato all’infanzia e all’adolescenza, si era parlato anche del tema dei compiti per le vacanze, in articolare quelle estive. Gli studenti hanno sempre meno voglia, soprattutto in estate, di fare i compiti e questo mette i genitori di fronte a una serie di difficoltà. Quale può essere un giusto metodo? Lo ha spiegato la professoressa Clara Sardella, vicepresidente dell’ANPE, Associazione Nazionale Pedagogisti Italiani Lazio-Abruzzo-Marche: “Si potrebbero trovare sia dei negoziati con i ragazzi e i bambini, cioè fare una specie di scaletta e decidere quando sarà l’ora dei compiti, magari le ore più calde in cui non si può uscire, oppure la sera più tardi”.
Costanza e allenamento continuo
Secondo la professoressa Sardella i compiti sono uno strumento fondamentale per mantenere l’allenamento e continuare ad esercitarsi, ma questo si può fare anche con modi alternativi e più ludici: “È molto importante mantenere l’allenamento, non si può stare tre mesi senza aprire un libro o scrivere qualcosa, ma facendolo in modo più leggero e divertente, per esempio proporre di costruire una caccia al tesoro, usando tante strategie che si usano nella scuola, ma in maniera più ludica. Alcun libri propongono proprio questo metodo”.
I genitori e i compiti per le vacanze
Sempre Skuola.net ha realizzato un’indagine per capire cosa ne pensano i genitori dei compiti per le vacanze. Ebbene sembra che circa 4 genitori su 10 sono contrari: nello specifico il 12% del tutto contrario mentre il 27% in parte. Sembra che questa convinzione si sia diffusa anche a causa della pratica di comunicare i compiti a scuole chiuse, grazie all’utilizzo del registro elettronico.
L’articolo Compiti per le vacanze, 7 studenti su 10 li hanno ricevuti a scuole chiuse. L’indagine di Skuola.net proviene da Notizie da TeleAmbiente TV News.