All’Istituto Casagrande-Cesi di Terni la prima edizione de ‘La Notte degli Chef’ si conclude con un successo straordinario: un connubio perfetto tra tradizione, innovazione e talento emergente. I complimenti per la riuscita dell’evento sono arrivati anche dal critico enogastronomico Edoardo Raspelli, presente all’iniziativa.

Grande entusiasmo e partecipazione a Terni per la prima edizione de ‘La Notte degli Chef’, l’evento esclusivo che ha visto protagonisti chef e barman di fama nazionale, uniti nell’offrire una serata dedicata all’eccellenza gastronomica e alla convivialità.

La manifestazione, organizzata presso i laboratori di enogastronomia dell’Istituto Alberghiero Casagrande Cesi di Terni, ha offerto ai partecipanti un’esperienza unica, caratterizzata da piatti straordinari e atmosfere coinvolgenti.

Gli chef presenti hanno proposto creazioni che hanno saputo coniugare tradizione e innovazione, offrendo al pubblico un vero e proprio viaggio gastronomico.

Lo chef Beniamin Claudiu Lung ha aperto con il suo ‘Uovo Bio con cipolla di Cannara, pomodori rossi e gialli, e pinzimonio di sedano nero di Trevi’, a seguire lo chef Maurizio Serva ha stupito con le sue ‘Lenticchie al cardamomo, carote in agrodolce, latte di mandorle e cous cous di cavolfiore’, una combinazione armoniosa di sapori esotici e locali.

Il primo piatto è stato rappresentato dal ‘Mezzo pacchero con prezzemolo, pinoli e olio di cacciatora’ dello chef Andrea Giuseppucci, una rivisitazione moderna di un classico italiano.
A seguire, come secondi, lo chef Yuri Lenzi ha proposto un ‘Pescato glassato con caramello di canocchie, spuma di patate allo zafferano, lenticchie al timo serpillo, puntarelle e guanciale croccante’, un piatto che ha esaltato i sapori del mare e della terra, mentre Paolo Trippini, ha cucinato il ‘Filetto di maiale alla Wellington con salsa di broccoletti, mandarino e leccarda’, un capolavoro di tecnica e creatività.

La serata si è conclusa con dolci preparati dagli studenti dell‘Istituto Alberghiero: il ‘Morbidoso al cioccolato bianco e arancio’ e la ‘Caprese al pampepato’.

La soddisfazione ai microfoni di Teleambiente della dirigente scolastica dell’Istituto Casagrande-Cesi, la professoressa Marina Marini

“È nato tutto per gioco – ha riferito Marina Marini – ci abbiamo provato e questa sera è stata veramente emozionante e toccante. Tantissime persone, tantissimi ternani, non soli genitori dei nostri studenti, non solo i docenti del Casagrande-Cesi e non solo le istituzioni”.

“Abbiamo avuto la città di Terni a celebrare le eccellenze del territorio – ha aggiunto la prof.ssa Marini – quindi i nostri chef stellati che hanno lavorato, sin da questa mattina, fianco a fianco con i nostri ragazzi. Come edizione zero possiamo dire che è stata sicuramente un’edizione di successo”.

All’evento ha partecipato anche il critico enogastronomico di fama internazionale Edoardo Raspelli, che ha espresso parole di elogio per l’iniziativa.

Raspelli è intervenuto ai microfoni di Teleambiente

“Questa – ha ricordato Edoardo Raspelli – è la seconda volta che vengo a Terni nel giro di poche settimane. Il mio primo ritorno è stato qualche settimana fa quando a Terni c’era ‘Sweet Pampepato’, quindi la sfilata dei pampepati con tutti i loro risvolti e sfumature”.

“Oggi – ha sottolineato Raspelli – questa cosa grandiosa al Casagrande-Cesi con 600 allievi e 250 docenti. C’era tanta gente per assaggiare questo menù proposto da dei cuochi importanti aiutati dai ragazzi. Quindi gli studenti che frequentano questa scuola hanno un esempio concreto di quello che può regalare ed offrire il loro mestiere un domani”.

Parere sulla proposta culinaria

“Oggi – ha evidenziato Edoardo Raspelli sempre a Teleambiente – ho trovato una cucina con qualche cosa che a me personalmente non entusiasma, in un paio di casi, per esempio, c’erano delle verdure crude su dei piatti molto buoni. Io non sono un cuoco e non so cucinare, ma mi sono permesso di suggerire allo chef che le avrei preferite cotte o bollite, o addirittura salsate, non dico fritte, ma comunque cucinate. Però sono comunque delle scelte, teniamo conto che la bontà, la ‘cattiveria’ o la severità di un critico, sono aspetti assolutamente personali, sono dei pareri”.

“Io – ha continuato Raspelli – sono per ‘terra, territorio e tradizione’, e tutti i piatti che abbiamo assaggiato questa sera avevano un legame con il territorio, dalle lenticchie di Colfiorito, o comunque dei dintorni umbri, alla cipolla di Cannara, passando per i pesci d’acqua dolce che vengono pescati nei fiumi, nei torrenti o nei laghetti di questo territorio”.

Il punto di vista di Edoardo Raspelli sulle nuove tendenze, ad esempio la farina di grilli

“Non voglio pensare a queste cose – ha rimarcato Raspelli – anche se io da ragazzino, circa 60 anni fa, avevo 15 o 16 anni, in un famosa drogheria di Parigi, ho trovato le formiche fritte”.

“Quindi – ha concluso il critico Edoardo Raspelli – quelle che per noi oggi sono delle novità, a Parigi venivano già vendute, ma io non le ho comperate”.

Sono stati particolarmente apprezzati anche i cocktail proposti durante la serata, che hanno saputo combinare ingredienti di alta qualità e tecniche innovative.

Tra questi, il ‘Together Fizz’ di Valentina Scuotto e Mirko Scorteccia, con la sua freschezza agrumata e note aromatiche, e il classico ‘Cardinale’ di Fulvio Lo Monaco, reinterpretato con equilibrio e precisione.

Non meno sorprendente il ‘Good Time Charlie’ di Eldis Sertani, un cocktail che ha saputo unire sapientemente bitter, sherry e prosecco, offrendo un’esperienza di gusto complessa e sofisticata.

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